Purtroppo, ci siamo dovuti
spostare anche quest'anno davanti al carcere Lannemezan per sostenere il nostro
compagno Georges Ibrahim Abdallah e chiedere il suo rilascio. Ancora un altro
anno dietro le sbarre, il 32°.
Un bel corteo, ben attivo e
colorato, organizzato dal CRI (Collectif Rouge internationaliste) a cui il Bloc
Rouge partecipa.
Tantissimi slogan hanno risuonato
fino all'interno del carcere in cui Georges e diversi militanti baschi rimangono
ancora detenuti. Alcuni fuochi d'artificio sono stati anche in grado di
attraversare i muri.
"E’ parte delle nostre lotte, noi
siamo della sua lotta, liberate Georges Abdallah!", "Viva la lotta armata del
popolo palestinese!", "Gloria ai ragazzi che con le loro pietre scacciano i
coloni!", "Viva la solidarietà internazionale dei popoli!" sono stati tra gli
slogan scanditi.
Continueremo naturalmente ad
impegnarci nella campagna per la liberazione di Georges Ibrahim Abdallah e
faremo di tutto in modo perché duri il più breve possibile!
L'intervento del Bloc Rouge:
Siamo di nuovo qui a Lannemezan,
per affermare ancora una volta il nostro sostegno al compagno Georges Ibrahim
Abdallah e alla lotta del popolo palestinese.
Se il nostro compagno non è
ancora stata rilasciato, non è perché è stato condannato dalla giustizia; tante
condanne non vengono espiate fino alla fine. Lui invece non ha mai negato la sua
lotta, il suo impegno e la sua identità comunista che ha preso le armi per
combattere per la liberazione della Palestina e contro l'invasione del suo
paese, il Libano, da parte dell'esercito sionista.
La giustizia e la prigione sono
lì per spezzare la determinazione dei rivoluzionari, per cercare di far
dimenticare la loro lotta rinchiudendoli nelle carceri. Ma con George, non
funziona! Non si può fermare una lotta, tanto quanto non si può fermare
un'ideologia.
George si trova dietro le mura,
ma la sua lotta è viva e vegeta. In Palestina, come ben si sa, il popolo lo
dimostra ogni giorno nel resistere all'occupante sionista. L'internazionalismo
di Georges vive nelle lotte rivoluzionarie in tutto il mondo, dall'India al
Kurdistan attraverso la Turchia e Filippine. E, naturalmente, nel cuore della
stessa bestia, nei paesi imperialisti.
E ovunque è la stessa risposta
della borghesia e dei suoi cani da guardia. Repressione, arresti, torture ed
esecuzioni. Questo nemico è lo stesso per il proletariato e i popoli oppressi
del mondo. Questa è la borghesia imperialista e i suoi cani da guardia. È in
unità con i nostri fratelli e sorelle di classe di tutti i paesi che prendiamo
nelle nostre mani la battaglia di Georges Ibrahim Abdallah, la lotta della
classe operaia internazionale e tutti i popoli oppressi.
Perciò, lottare per la
liberazione di Georges Abdallah, è soprattutto fare la sua stessa lotta:
sostenere la lotta di liberazione nazionale palestinese che passa
necessariamente attraverso la lotta armata, combattere l'imperialismo con ogni
mezzo necessario e la lottare contro il capitalismo per aprire la strada al
socialismo. Noi combattiamo per liberare tutte le prigioniere e tutti i
prigionieri rivoluzionari dal carcere perché sono i nostri compagni nella lotta
rivoluzionaria che essi continuano a combattere dall'interno come prima la
combattevano fuori dalle carceri.
Viva l’internazionalismo
proletario!
Abbasso l'imperialismo e i suoi
cani da guardia!
Abbasso il sionismo!
Palestina vivrà, Palestina
vincerà!
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