domenica 25 ottobre 2015

pc 25 ottobre - O STUPIDI O OPPORTUNISTI... LA SECONDA CHE HAI DETTO... - A PROPOSITO DEL SIGNIFICATO NAZIONALE DEL PROCESSO ILVA

Varie realtà sia del sindacalismo di base, sia di movimenti sociali di opposizione impegnati sul fronte dei lavoratori, come sul terreno della lotta per la sicurezza, la salute, non hanno speso neanche mezza parola in occasione dell'avvio del processo Ilva a Taranto. 
Non diciamo che non hanno mandato un comunicato di solidarietà agli operai, ai vari settori di lavoratori, e della popolazione dei quartieri che pretende giustizia e che chi ha inquinato paghi in questo processo; ma neanche ne hanno parlato nei loro mezzi di comunicazione. 

Ciò che appare a prima vista è l'assoluta miopia nel capire l'importanza politica e nazionale di questo processo. Un processo che per il tipo di imputati, per il loro numero, per l'attacco concentrico a salute e lavoro, mostra esemplarmente il sistema del capitale ed è oggettivamente la “madre” di tutti i processi di questo tipo. Gli imputati sono tutte le espressioni del sistema economico, politico, istituzionale, dai grandi capitalisti ai loro agenti, dai rappresentanti delle Istituzioni, parlamentali, regionali e locali, ad esponenti della Digos e delle Forze dell'Ordine, dai dirigenti degli Enti che dovevano controllare, fino ad alti prelati della chiesa. 
Mancano, ed è una grave lacuna del processo, i vertici e i rappresentanti in fabbrica dei sindacati confederali. E il quadro del sistema borghese sarebbe completo.

L'Ilva è al centro oggi della contraddizione epocale tra gli interessi del capitale e gli interessi degli operai e delle masse popolari, tra la logica del profitto e la salute, la vita degli operai e delle masse popolari.

Non solo il processo Ilva è oggi soprattutto espressione dell'azione dei governi, e oggi in particolare del governo Renzi, che in nome di salvare gli interessi dei padroni e gli interessi dell'economia nazionale dei padroni legati alla produzione dell'Ilva, non hanno esitato e non esitano ad agire contro il processo con decreti e azioni ad hoc che ne vogliono impedire lo svolgimento, mettere al riparo gli imputati e negare giustizia e risarcimento a operai e masse popolari.
L'Ilva mostra in maniera esemplare come lo Stato sia sempre e solo al servizio del capitale. La gestione attuale di Stato e di governo dell'Ilva mostra che l'intervento dello Stato borghese serve solo per socializzare le perdite e in futuro, nuovamente, privatizzare i profitti.

Questo rappresenta il processo Ilva.

Allora, chi non lo capisce, o ha qualche problema di lucidità mentale e non capisce che tacendo si sta comportando come i mass media al servizio dei padroni e del governo che come hanno sempre steso un ignobile velo di silenzio sulle centinaia di morti operaie che ci sono state all'Ilva in tutti questi anni, ora tacciono o al massimo riservano un piccolo passaggio sul processo; o - siccome le realtà del sindacalismo di base, i compagni dei movimenti non sono stupidi - il silenzio, il disinteresse è frutto di opportunismo. 
Di una logica brutta, antiproletaria, autoreferenziale, gruppettara, che ha occhi e orecchi solo per ciò che è in sintonia con la propria logica politica.  

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