da infoaut
Ieri
mattina, si è verificato un gravissimo episodio all'interno del carcere
di Maghaberry, in Irlanda. All'interno della prigione infatti, la
squadra di agenti antisommossa è entrata in azione all'interno di Roe
House, l'area in cui sono detenuti i prigionieri politici repubblicani,
picchiandoli duramente e trascinandoli selvaggiamente lungo i corridoi.
La notizia si è diffusa dopo che un prigioniero repubblicano ha
chiamato, nel momento del blitz, un responsabile dell'Irish Republican
Prisoners Welfare Associatiom (IRPWA) il quale ha potuto udire in modo
molto chiaro le urla di dolore dei prigionieri che in quel momento
stavano subendo le percosse da parte della polizia.
Dopo
l'irruzione selvaggia della polizia contro i prigionieri repubblicani,
almeno una persona, Martin Kelly (prigioniero repubblicano di Belfast)
ha subito la frattura di un braccio, oltre a seri traumi al volto e a
numerose escoriazioni su tutto il corpo. Dopo il pestaggio, l'uomo è
svenuto ed è stato trascinato all'interno della sua cella, dove è
rimasto per oltre un'ora e mezza prima di vedere un infermiere che gli
ha somministrato un semplice paracetamolo, di fronte all'evidenza delle
gravi condizioni in cui Martin Kelly versava. Dopo il pestaggio, tutti
gli altri prigionieri repbblicani sono stati rinchiusi in diverse aree
del carcere fin dalla mattina: alcuni sono rimasti chiusi nelle docce,
nel cortile, nella cucina di Roe House, nelle aule etc., mentre altri
non hanno la possibilità di utilizzare i bagni. Nessun prigioniero
repubblicano ha ricevuto il pranzo. Dopo alcune ore, Martin Kelly è
stato portato fuori dalla sua cella per essere visitato da un dottore,
chi ha potuto vederlo mentre veniva portato fuori dalla sua cella,
riferisce di un volto tumefatto ricoperto di sangue, oltre alle
condizioni fisiche evidentemente disastrose. Ma fanno ancor più
rabbrividire quelle poche parole che Martin è riuscito a dire ai suoi
compagni di carcere: la squadra antisommossa, durante il pestaggio, ha
infatti "ballato sulla sua testa". Con queste parole, Martin descrive le
ragioni delle sue condizioni, soprattutto al volto.
Dopo
essere stato visitato presso l’ospedale della prigione, Martin Kelly è
ritornato nell’ala repubblicana. È stato medicato con cinque punti
provvisori per una profonda ferita ad una guancia, che secondo il medico
sarebbe provocata dal tacco di uno stivale. Martin Kelly è in attesa
del trasferimento in ospedale, dove gli ingesseranno il braccio
fratturato e sostituiranno i punti di sutura provvisori.
Intanto
per la serata di ieri, l'IRPWA ha immediatamente indetto una
manifestazione fuori dal carcere alla quale hanno partecipato centinaia
di persone che hanno voluto dimostrare la propria vicinanza non solo a
Martin e ai prigionieri politici ma anche denunciare il comportamento
criminale della polizia all'interno del carcere che con inaudita
violenza ha fatto irruzione nelle celle, andando a massacrare decine e
decine di prigionieri politici repubblicani.
L'episodio
di ieri, dall'irruzione premeditata (con la conseguente mattanza
all'interno del carcere) alla risposta che vi è stata in serata,
richiama all'attenzione ancora una volta l'importante e mai risolto tema
dei prigionieri politici irlandesi. In un'Irlanda pacificata ma al cui
interno sembra ancora accendersi di tanto in tanto qualche fievole
fuocherello, i prigionieri politici continuano ad essere rinchiusi nelle
carceri irlandesi subendo episodi di questo tipo che non sono
accettabili, non solo per la crudezza insita negli stessi, ma anche per
l'evoluzione storica che il conflitto irlandese ha avuto, ma che ora
più che mai sembra rivelarne le lacune.
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