Grandi Rischi, depositate motivazioni sentenza d'Appello. I giudici: "De Bernardinis rassicurò, riunione del 31 marzo non fu legale"
In dodici pagine la
demolizione della sentenza di primo grado che aveva condannato tutti i
componenti della commissione riunitasi all'Aquila il 31 marzo 2009 per rassicurare gli aquilani sullo sciame sismico in corso
L'AQUILA. Sono state depositate stamani presso la Corte d'appello
dell'Aquila le motivazioni della sentenza cosiddetta Grandi Rischi.
Dalle motivazioni si evince che i giudici di secondo grado hanno
letteralmente demolito la sentenza di primo grado che aveva condannato i
componenti della commissione Grandi Rischi assolti in secondo grado, a
parte De Bernardinis.
I giudici di appello arrivano a negare che quella del 31 marzo 2009
fosse stata una riunione ufficiale della Grandi Rischi e che Bertolaso
(che la convocò) aveva sollo l'intenzione di non creare eccessivi
allarmismi, insomma in quel momento si comportò da amico degli aquilani e
non ne voleva certo la morte.
La condanna a De Bernardinis viene giustificata per l'imperizia nell'aver rilasciato prima della riunione una intervista fuorviante ma la sua colpa è stata di fatto ridimensionata. Per le parti civili escluse una sostanziale constatazione che il loro comportamento non può essere collegato a quella riunione. (Giustino Parisse)
La condanna a De Bernardinis viene giustificata per l'imperizia nell'aver rilasciato prima della riunione una intervista fuorviante ma la sua colpa è stata di fatto ridimensionata. Per le parti civili escluse una sostanziale constatazione che il loro comportamento non può essere collegato a quella riunione. (Giustino Parisse)
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