venerdì 6 febbraio 2015

pc 6 febbraio - Un politico al mese: Barbara Evola

Barbara Evola

Assessore Deleghe Assessoriali : Scuola e realtà dell'infanzia. 



Diamo poche informazioni sulla giovane Barbara Evola, del resto in rete è tutto disponibile, anche i numeri telefonici ma . . . non servono, tanto non risponde nessuno.
Ricordo Barbara - mi sento di chiamarla per nome – come una delle più accanite precarie, nei cortei e nelle manifestazioni sulla scuola, gridava slogans come una forsennata, la consideravamo una di noi e mai avremmo creduto che un giorno potesse sedere sullo scranno di chi allora con grande “incazzatura” contestava.

Qualcuno sostiene che è meglio avere un “passabile” amico dentro che un “feroce” nemico fuori ma noi crediamo poco a questo detto, anche perché di Barbara Evola si può dire di tutto . . . forse una discreta militante di una “cheta sinistra” ma non certo un nemico feroce; in un certo qual modo mi ricorda una giovane insegnante che dalle proteste di strada, scrivendo un discreto libro, ha conquistato il ruolo di dirigente nel PD e di questo ne va orgogliosa. . . ma ne parleremo in seguito nell'apposito articolo che si occuperà di Lei.

La scuola pubblica versa in condizioni drammatiche. Tra tagli ai fondi ed edifici fatiscenti, gli alunni sono davvero poco considerati dalle nostre istituzioni. La situazione di Palermo sembra addirittura peggiore. Gli alunni disabili sono del tutto abbandonati. . . sembra che Barbara Evola, assessore alla scuola del comune di Palermo, alzi la voce nei confronti del consiglio comunale ma non si riesce a capire se è una scena o uno scatto d'orgoglio, fatto sta che le cose rimangono come sono e nei vari incontri concessi alle delegazioni sembra abbia risposto con le stesse frasi che in precedenza dicevano a Lei: “non abbiamo soldi”!

Il regolamento che prevede la figura dell'assistente alla comunicazione deve essere cambiato – queste sono le sue parole – a noi interessa capire il perché e che fine farebbero i precari che ad oggi si occupano degli alunni disabili.
Ella sostiene che questo sistema non ha garantito a tutti i disabili il servizio e quindi convocherà (parole di allora) dirigenti scolastici, associazioni dei genitori e le parti sociali – infine conclude (o meglio concludeva) mi sono attivata circa la proposta condivisa di dare vita ad una graduatoria stilata dal Comune al fine di inserire direttamente le figure specialistiche che risponderanno al bando.
Noi concludiamo dicendoLe: Non tocchi nessun lavoratore che già da anni si dedica con amore ai ragazzi disabili e caso mai una graduatoria la faccia per assumere ancora altri . . . non più da precari ma da specialisti nel loro campo e a tempo indeterminato.
Noi da Proletari Comunisti quali siamo, la metteremo alle corde e non le lasceremo un solo attimo di respiro . . . ma questo non vale solo per Lei, la promessa è fatta a tutte le istituzioni che giocano a scaricabarile, quindi Regione e “ex Provincia” e a tutti i politici che riscaldano le sedie con il deretano, invece di attivarsi per la risoluzione di questo dramma.

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