Assessore Deleghe
Assessoriali : Scuola e realtà
dell'infanzia.
Diamo
poche informazioni sulla giovane Barbara Evola, del resto in rete è
tutto disponibile, anche i numeri telefonici ma . . . non servono,
tanto non risponde nessuno.
Ricordo
Barbara - mi sento di chiamarla per nome – come una delle più
accanite precarie, nei cortei e nelle manifestazioni sulla scuola,
gridava slogans come una forsennata, la consideravamo una di noi e
mai avremmo creduto che un giorno potesse sedere sullo scranno di chi
allora con grande “incazzatura” contestava.
Qualcuno
sostiene che è meglio avere un “passabile” amico dentro che un
“feroce” nemico fuori ma noi crediamo poco a questo detto, anche
perché di Barbara Evola si può dire di tutto . . . forse
una discreta militante di una “cheta sinistra” ma non certo un
nemico feroce; in un certo qual modo mi ricorda una giovane
insegnante che dalle proteste di strada, scrivendo un discreto libro,
ha conquistato il ruolo di dirigente nel PD e di questo ne va
orgogliosa. . . ma ne parleremo in seguito nell'apposito articolo che
si occuperà di Lei.
La
scuola pubblica versa in condizioni drammatiche. Tra tagli ai fondi
ed edifici fatiscenti, gli alunni sono davvero poco considerati dalle
nostre istituzioni. La situazione di Palermo sembra addirittura
peggiore. Gli alunni disabili sono del tutto abbandonati. . . sembra
che Barbara Evola, assessore alla scuola del comune di Palermo, alzi
la voce nei confronti del consiglio comunale ma non si riesce a
capire se è una scena o uno scatto d'orgoglio, fatto sta che le cose
rimangono come sono e nei vari incontri concessi alle delegazioni
sembra abbia risposto con le stesse frasi che in precedenza dicevano
a Lei: “non abbiamo soldi”!
Il regolamento che prevede la figura dell'assistente alla comunicazione deve essere cambiato – queste sono le sue parole – a noi interessa capire il perché e che fine farebbero i precari che ad oggi si occupano degli alunni disabili.
Ella
sostiene che questo sistema non
ha garantito a tutti i disabili
il servizio e quindi
convocherà (parole di allora)
dirigenti scolastici, associazioni dei genitori e le parti sociali
– infine
conclude (o meglio concludeva) mi
sono attivata circa
la proposta
condivisa di dare vita ad una graduatoria stilata dal Comune al fine
di inserire direttamente le figure specialistiche che risponderanno
al bando.
Noi
concludiamo dicendoLe: Non tocchi nessun lavoratore che già da anni
si dedica con amore ai ragazzi disabili e caso mai una graduatoria la
faccia per assumere ancora altri . . . non più da precari ma da
specialisti nel loro campo e a tempo indeterminato.
Noi
da Proletari Comunisti quali siamo, la metteremo alle corde e non le
lasceremo un solo attimo di respiro . . . ma questo non vale solo per
Lei, la promessa è fatta a tutte le istituzioni che giocano a
scaricabarile, quindi Regione e “ex Provincia” e a tutti i
politici che riscaldano le sedie con il deretano, invece di attivarsi
per la risoluzione di questo dramma.
Nessun commento:
Posta un commento