domenica 1 febbraio 2015

pc 1 febbraio - Mattarella presidente di servizio... all'affermazione di Renzi

A furor di voti in parlamento il coniglio uscito dal cilindro è stato eletto Presidente.
Dopo settimane di assurde nominations, dove quasi sembrava che tutti diventavano presidenti, in un gioco divertente solo per giornali compiacenti e talk show in calo di ascolti, quando il gioco per modo di dire si fa duro, i duri cominciano a giocare.
E' il duro della questione anche in questo caso è stato Renzi, rispetto al rintronato Berlusconi e ai grotteschi maestri di politica del PD old style - un velo pietoso sui due di briscola in Action, Grillo e Salvini. Renzi ha tirato fuori il democristiano depositato nel museo delle cere della corte costituzionale e lo ha imposto con un giochino facile facile prima al PD, dove 'l'opposizione' ha avuto la possibilità di salire sul carro del vincitore, poi in parlamento. Et voilà', il presidente e' servito.
La democrazia borghese mostra, per così dire, il suo lato migliore, sceglie sempre e solo nella casta facendo passare il tutto come democratico.
Ma democratico non è, e chiunque abbia cervello per pensare e occhi per vedere può constatarlo.
La questione non può essere liquidata però con battute e frasi fatte... "torniamo a morire democristiani", "tutto cambia affinché nulla cambi", ecc. Non e' così. Sembra cosi.
Mattarella è eletto con stile DC, ma si tratta di un DC messo lì, ai tempi del Renzi post Berlusconi
Questa elezione afferma un metodo e un sistema di comando che usa metodi democristiani ma e' moderno fascista nella intenzione e nella prassi.
Non è l'affermazione della politica politicante, nè della "sovranità del parlamento".
Ma la riduzione della politica ad arte di comando e umiliazione del parlamento.
O si comprende questo e si agisce di conseguenza, oppure non si è comunisti, avanguardie di classe e combattenti politici del proletariato.

Proletari comunisti - PCm Italia
31 gennaio 2015

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