Non ho seguito all'inizio il corso volta per volta, ma quando l'ho stampato e mi sono messo a leggerlo tutto ho capito la forza dello studio applicato alla realtà, in particolare mi riferisco alle discussioni con alcuni operai per presentare l'importanza della teoria rivoluzionaria:
il fatto che l'operaio lavora solo una parte per sè e il resto è profitto per il padrone, sulla crisi strutturale al sistema del capitale, sulla questione della merce rileggendo il punto 3 del primo capitolo del capitale.Ho compreso che lo studio deve essere visto come una parte della lotta in cui occorre spendere tempo, energia, mente e cuore, prenderci gusto nella critica quotidiana alla realtà, per avere più armi nella lotta politica e sindacale e non farsi schiacciare dall'ideologia borghese.
Un compagno operaio di Bergamo
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