La propaganda imperialista usa ora la morte di Mandela per
propagandare i propri ideali di pacificazione, conciliazione, per
mantenere disuguaglianze sociali, sfruttamento, oppressione di classe e
di razza delle masse povere del proletariato nero in Sudafrica.
Noi salutiamo la sua figura di combattente, dirigente simbolo della
lotta contro l'apartheid, che ha unito battaglie di massa e lotta
armata, il comandante dell'ala armata dell'ANC, il prigioniero politico
in lotta contro il regime razzista sostenuto dall'imperialismo perchè su
questa linea le masse oppresse nere hanno fatto passi in avanti per
l'abolizione dell'apartheid.
Tuttavia, il suo nuovo ruolo di negoziatore e intermediario per la pace e
la riconciliazione, ruolo già assunto mentre era un importante
prigioniero politico e rafforzato come presidente del Sudafrica, ha
portato alla fine della lotta armata, della guerriglia, dei sabotaggi, per
favorire miglioramenti che hanno riguardato solo una piccola minoranza
della popolazione nera mentre la maggioranza del proletariato nero
soffre ancora di povertà, di fame, di esclusione sociale,
di repressione feroce.
I conciliatori si sono
trasformati nei nuovi carnefici perchè l'ingiustizia di classe non è
stata minimamente toccata.
Le recenti rivolte dei minatori neri
sudafricani, contro cui il nuovo governo della nuova fase di transizione
che si vuole fare chiamare post- apartheid, il governo dell'unità
nazionale ha mandato l'esercito e la polizia a sparare, hanno
ricordato al mondo intero la realtà dell'ingiustizia di classe e
di razza.
Il Mandela che piace alla borghesia imperialista è quello che ha scelto
la fine della lotta armata, che ha accettato di sedersi a tavola con i
propri carnefici che hanno represso lui stesso e il suo popolo, il Mandela che ha
abbracciato i terroristi mondiali USA, da Bush a Clinton, che ha
spalancato le porte del proprio paese alla penetrazione delle
multinazionali, che è salito sulle carrozze delle teste coronate di
Spagna ed Inghilterra mentre il suo popolo sopravvive ancora in baracche
senza luce nè acqua.
Il Mandela che ha terrorizzato la borghesia è, invece, quello a cui rendiamo onore.
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