lunedì 9 dicembre 2013

pc 9 dicembre - massimo contrasto e massima repressione contro le iniziative fasciste dei 'cosiddetti forconi




si tratta di una protesta in generale fallita di poche centinaia di persone e amplificata dalla stampa
in alcune città i fasci travestiti, mobilitano demagogicamente gruppi di studenti o disoccupati inconsapevoli

Ore 12.30 A Torino, in Piazza Castello, la manifestazione "fascio-forconica" è finita in scontri con la polizia. I manifestanti lanciano pietre, la polizia risponde con i lacrimogeni. Al centro, il tentativo di assaltare la sede della Regione, guidata da Lega e Pdl, ma travolta dallo scandalo di "rimborsopoli".

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Con lo slogan di "l’Italia si ferma" l'azione del "coordinamento 9 dicembre" segnala azioni e blitz in diverse città, soprattutto nel Trivento (oltre a Torino dove ci sono stati anche degli scontri). Secondo la  Polstrada del Veneto problemi sono concentrati ai caselli autostradali di Vicenza Ovest, Montecchio Maggiore (Vicenza) e Soave (Verona). I manifestanti hanno posto di traverso i loro mezzi pesanti nei pressi degli accessi autostradali bloccando di fatto la circolazione con grossi disagi sul traffico anche sulla rete stradale ordinaria. Bloccata anche la tangenziale di Vicenza che corre parallela alla A4. Difficoltà nella mobilità stradale anche a Resana (Treviso) dove gli autotrasportatori hanno bloccato la rotatoria sulle statali 307 e 308. Sul luogo carabinieri e polizia locale. Militari stanno intervenendo anche a Cittadella (Padova) dove la protesta si è concentrata sulla circonvallazione
Si sta manifestando una azione coordinata che vede attivi anche gruppi fascisti che fanno da "coordinatori" della protesta, nel primo vero tentativo di innestare la propria presenza in un  malessere sociale e dare corpo ad un movimento reazionario di massa.
Niente blocchi, ma solo sciopero e - forse - qualche presidio. In Sicilia - dove era per un attimo riapparso il fenomeno dei "forconi" del 2012, con qualche segnale di "convergenza mafiosa" - non attueranno presidi stabili, ma terranno incontri pubblici e volantinaggi nelle piazze e per le strade. Il "programma" delle iniziative è stato illustrato uno dei leader del movimento, Mariano Ferro, spiegando che la prima manifestazione si terrà stasera a Siracusa.
A Roma invece ci sarà un presidio a piazzale dei Partigiani (chiara anche qui l'intenzione provocatoria implicita nella scelta della piazza). Anche in questo caso il leader locale della protesta, il "contadino littorio" Danilo Calvani, si è sbracciato per assicurare che "agiremo nella legalità". Intorno a mezzogiorno, uno sconsolato "Corriere della sera", per "pompare" comunque un po' la notizia, è costretto a inserire un comico catenaccio che recirta: "Oltre un centinaio in piazza". Oltre...
A Torino sono rimaste aperte scuole e amministrazioni pubbliche, contrariamente a quanto ventilato in numerose "comunicazioni" lanciate via web, in quella che appare a questo punto più una "operazione spam" per diffondere false informazioni che non una "grande" mobilitazione reale.

La Stampa, giornale cittadino di proprietà Fiat, ha cercato di "pompare" l'evento titolando online (migliaia in piazza". Poi si comincia a leggere e "le migliaia" diventa "mille". Uno, nessuno, centomila... l'importante è abbattere le resistenze, mica dare notizie (vero Numa?).
Questo il mini-report inviato via Fb da Massimo Zucchetti;
Torino, via Tripoli, davanti al Supermercato Carrefour, ore 10:15. Procedendo con la mia moto incappo in un blocco forcofascista. Ovviamente rallento ma proseguo dritto. Vengo attorniato da un po' di fasci che mi bloccano, mi buttano giù la moto e mi danno varie pacche sul casco e sugli spalloni. Dico "devo passare". Alzo la moto, riaccendo e passo. Sopraggiunge una camionetta della polizia, attratta dal gran bailamme. A loro domanda rispondo: "Niente, niente, son solo fascisti". Mica sono un infame. Ma i poliziotti sono un poco agitati. Il "blocco" dei coraggiosissimi forconi alla vista dei poliziotti, nemmeno in tenuta antisommossa (pensa..), scompare dopo un quarto d'ora come neve al sole. Torna la felicità.
Dante di Nanni 1 - Fascisti 0.

fasci di merda
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In Veneto ci si doveva limitare invece a presidi con volantinaggi. Soprattutto sulle principali arterie della regione: a Verona-Soave sulla A4, lungo la Pontebbana nel Trevigiano, nelle zone industriali di Padova e Cittadella. Tra l'altro, in questa regione - cnsiderata uno degli epicentri della protesta, era stato fatto un "lavoro di preparazione" casa-per-casa, in alcune città. In controtendenza rispetto alle "promesse", sono stati però effettuati un paio di blocchi. I promotori d i questa iniziativa sono stati i“liberi imprenditori federalisti” della Life: i disagi maggiori sono concentrati ai caselli autostradali di Vicenza Ovest, Montecchio Maggiore (Vicenza) e Soave (Verona). Alcuni camionisti hanno posto di traverso i loro mezzi pesanti nei pressi degli accessi autostradali. Bloccata anche la tangenziale di Vicenza, qualche difficoltà a Resana (Treviso). Sul posto sono presto intervenuti carabinieri e polizia locale, così come a  Cittadella (Padova) dove la protesta si è concentrata sulla circonvallazione.
Situazione tranquilla anche in sicilia,
Niente da segnalare in Lombardia. Mentre a Roma, ancora nella notte, cinque membri di Forza Nuova sono stati fermati dalla Digos sul Raccordo mentre cercavano - senza esito - un "blocco dei forconi".
A Genova un centinaio di manifestanti, con il Tricolore in mano, si è mosso tra piazza De Ferrari e via XX Settembre.

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