lunedì 9 dicembre 2013

pc 9 dicembre - INFOAUT CI CASCA DI NUOVO E CIVETTA CON LA MOBILITAZIONE REAZIONARIA FASCIO-FORCONI DI OGGI


Eravamo rimasti piacevolmente sorpresi da un post apparso su infoaut, l'organo di stampa virtuale di alcuni centri sociali dell'area autonoma tra cui lo storico Askatasuna di Torino, ripubblicato dai compagni che lo avevano preso direttamente da "senzasoste" e dal titolo  "l'ultimo travestimento di Forza Nuova" (LINK) in cui si denunciava l'infiltrazione fascista e il ruolo di primo piano che i neofascisti hanno avuto nella malriuscita mobilitazione di oggi.

Purtroppo ci siamo già dovuti ricredere lo scorso sabato leggendo un comunicato della redazione di infoaut Torino che teneva a precisare e a sgombrare il campo di equivoci sul post pubblicato precedentemente:

"Può capitare che gli abitanti di un quartiere in cui risiede un centro sociale bussino alla porta per chiedere informazioni, che una vecchietta entri nel tuo centro di documentazione che prima aveva sempre attentamente evitato, che vecchi compagni di scuola ti chiedono se sarai della loro, che in numerosi posti di lavoro, strati proletari delle periferie della città, svariati ambiti rigorosamente lontani dai nostri, l’attesa per l’evento si stia materializzando in qualcosa di più di una semplice aspettativa. Può infine succedere, ed è un termometro che raramente sbaglia, che dell’argomento in questione se ne parli sui mezzi pubblici che tutti usano, come nel bar in cui fai colazione o stai prendendo un caffè… Tutti fascisti? ".

Sicuramente no, rispondiamo noi ma ci chiediamo cosa avranno fatto i compagni di Torino, che tra l'altro sono in prima linea nell'antifascismo militante e nelle lotte sociali e che per questo pagano spesso con la repressione, (proprio pochi giorni fa tra l'altro la compagna Cecilia è stata arrestata in una carica poliziesca all'università e oggi ne festeggiamo la scarcerazione), dopo aver dato questa risposta. Avranno spiegato alle masse di che si tratta smascherando questa fantomatica "rivoluzione" e i soggetti sociali e politici reazionari che vi stanno dietro? 

No! I compagni pur scrivendo in un altro post: 

"Quella di lunedì sarà una mobilitazione oggettivamente complessa, dove gli sfruttati si troveranno in piazza con i loro sfruttatori. In buona parte, infatti, l’iniziativa sarà in mano ai padroncini ed ai padroni degli autotrasporti, dei mercati, dei magazzini generali. Luoghi in cui lo sfruttamento in alcuni casi raggiunge il livello della schiavitù." 

Aggiungono: "E’ innegabile però registrare come la “rivoluzione italiana” e la data del 9 dicembre stiano catalizzando l’attenzione e la rabbia di una buona fetta di quella che potremmo definire come piccola borghesia." 

Diremmo noi che questa non è una novità, già Marx nel 1848 scriveva ne "Il Manifesto del Partito Comunista": 

“Gli ordini medi, il piccolo industriale, il piccolo commerciante, l'artigiano, il contadino, combattono tutti la borghesia, per premunire dalla scomparsa la propria esistenza come ordini medi. Quindi non sono rivoluzionari, ma conservatori. Anzi, sono reazionari, poiché cercano di far girare all'indietro la ruota della storia. Quando sono rivoluzionari, sono tali in vista del loro imminente passaggio al proletariato, non difendono i loro interessi presenti, ma i loro interessi futuri, e abbandonano il proprio punto di vista, per mettersi da quello del proletariato”. 

In questo caso i soggetti in questione non hanno di certo abbandonato il loro punto di vista reazionario anzi... E' naturale che i neofascisti sguazzino e organizzino queste mobilitazioni e che le forze repressive dello stato anche di fronte al lancio di sampietrini e attacchi dei manifestanti "misteriosamente" utilizzino una linea morbida e addirittura si levino il casco. 

Dovrebbe al contrario essere anormale che dei militanti rivoluzionari partecipino seppur "da spettatori" (anche se non capiamo bene a cosa serva in questo caso), ad una mobilitazione del genere.

E invece l'ideologia del movimentismo produce queste aberrazioni, come si dice spesso in quest'area politica ma anche in quella disobbediente e no global "faccio il movimento per il movimento". Ciò che i compagni di infoaut hanno scritto in uno di questi post (come riportavamo più su) è emblematico di questa posizione ideologica: 

"E’ innegabile però registrare come la “rivoluzione italiana” e la data del 9 dicembre stiano catalizzando l’attenzione e la rabbia di una buona fetta di quella che potremmo definire come piccola borghesia.

Quindi per il movimentista è un must partecipare a tutto ciò che si muove sol perchè si muove.


Già 2 anni fa mentre i compagni palermitani e non facenti capo all'area infoaut addirittura organizzavano seminari dai titoli altisonanti come "il tempo dei forconi" i compagni della nostra organizzazione giovanile scrivevano questa analisi dal titolo "Contro il governo Monti forconi o rivolta popolare?" (LINK)  che per noi rimane tutt'oggi valida a cui non abbiamo granchè da aggiungere eccetto il fatto che oggi rispetto alle mobilitazioni dei forconi di due anni fa, la natura reazionaria della stessa è stata molto più palese. 

Come dice il famoso detto "errare è umano, perseverare è diabolico", i militanti rivoluzionari che si sporcano le mani cercando la via che conduca all'obiettivo rivoluzionario inevitabilmente commettono errori e questo è un bene se da essi si impara e quindi si ci avvicina di più all'obiettivo evitando di commettere quanto meno gli stessi errori, al contrario si arreca danno non solo a se stessi ma alle masse spandendo confusione ideologica, eclettismo teorico e in ultima analisi allontanandole dall'obiettivo.

fonti:



Nessun commento:

Posta un commento