martedì 12 febbraio 2013

pc 12 febbraio - Non parlate delle donne! boicottare le elezioni!

Per favore, non parlate delle donne, quando voi siete i responsabili della  nostra condizione!
   Non abbiamo un voto da dare
   ma una lotta da fare!

In questi giorni, da Monti a Bersani, stanno presentando le loro ricette per  favorire il lavoro delle donne: più soldi e sgravi alle imprese che assumano donne; interventi sulla famiglia per conciliare casa e lavoro, ecc.
Da un lato si tratta di proposte già fatte in tante altre occasioni che non  hanno portato a reali risultati di occupazione per le donne o di scarico del  peso dei servizi sociali - tutti i dati mostrano che su entrambi i fronti la  situazione è nettamente peggiorata anche solo quest'anno; dall'altra queste  proposte vengono fatte proprio da coloro che sono i principali responsabili  della nostra condizione, con i provvedimenti da parte di chi sta al governo o con un'azione quotidiana di sostegno, soprattutto attraverso i loro  sindacati confederali, degli interessi di profitto del padronato, di  scaricare la crisi su di noi; dall'altra ancora, sono frutto di una logica  inaccettabile di considerare le donne di serie B, soggetto organicamente  svantaggiato, che perchè sia "conveniente" per i padroni, bisogna pagare le  imprese: quanto "vale" una lavoratrice...?

            Dall'assemblea su "Donne e lavoro" 
            del 10 marzo dell'anno scorso:

"...Sin dal suo insediamento, ci siamo mobilitate contro il "nuovo" governo  antiproletario e antipopolare Monti che, al servizio di padroni e banche,  nell'ambito di un pesante attacco alle generali condizioni di lavoro e di vita, sta marciando rapido nel colpire  doppiamente la maggioranza delle donne.
Siamo tra le donne che dovranno continuare a lavorare, ad esaurirsi in  fabbrica e nei posti di lavoro fino a 65 anni e oltre; siamo tra le tante che non vedranno mai un lavoro vero e la pensione; tra quelle che dovranno caricarsi ancora di più del peso del  carovita, dei tagli alle spese sociali. Governo e padroni si affannano per uscire, loro!, dalla crisi ma questo per noi donne significa più doppio sfruttamento sul lavoro che sempre più è precario, più discriminazione, più "uccisione" del futuro, e in casa, più doppia oppressione, più humus da moderno medioevo, ideale brodo di coltura anche per le violenze sessuali e le uccisioni delle donne!
Se le ministre tecniche alla Fornero, le dirigenti sindacali alla Camusso, le tante riformiste legate ai partiti borghesi ora parlano di noi donne, non ci ingannano! parlano di "tutele", mentrepreparano o appoggiano provvedimenti che ci fanno tornare decenni indietro.
E' ora, quindi, che noi scateniamo la nostra rabbia e organizziamo la nostra lotta.

Ad un attacco complessivo, dobbiamo contrapporre una lotta complessiva che intrecci la questione di classe alla questione di genere. La nostra lotta sul doppio fronte, e la nostradeterminazione, la combattività e creatività che riusciamo a mettere in campo quando lottiamo, se siamo unite, possono essere una forza potente....

Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario

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