pc 16 febbraio - Napolitano incontra Obama e assicura la "continuità" della politica italiana... contro le masse
L'attuale
presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, è andato
negli Stati Uniti per incontrare il presidente Obama. Che cosa è
andato a fare? Ce lo racconta, a modo suo, il quotidiano della
Confindustria, Il Sole 24 Ore.
Nella
sostanza non è stata solo una visita di “cortesia” ma “anche
una visita chiave sul piano politico, soprattutto in vista delle
elezioni del 24 febbraio.” In quella che viene raccontata come una
“Grande giornata di sole, grande cordialità, relax e amicizia”
(mentre in Italia succede di tutto, si è dimesso anche il Papa!)
Napolitano è andato a rassicurare Obama soprattutto sulla
“continuità” perché su questo Obama “ha insistito”; infatti
Obama “ha chiarito subito di tenere molto a garanzie di continuità
italiana nei confronti del progetto europeo e dunque ... di
continuità sul piano delle riforme...” e quali sono queste
riforme? E qui il giornalista dall'America ci tiene tanto a dire che
Obama “non poteva essere più chiaro … nel mettere l'Italia
davanti a un bivio: o si procede lungo la strada delle riforme, ma
riforme vere, per il mercato, per la trasparenza, per la flessibilità
del mercato del lavoro [non bastavano i politici italiani, anche
Obama vuole libertà di licenziamento!] o l'Italia tornerà indietro
e rischierà appunto di non essere più parte [addirittura!] dello
'sviluppo globale'”.
Il riferimento al
risultato elettorale è chiaro, ma Obama non esprime preferenze per i
politici italiani perché questo “progetto” “non è appartenuto
soltanto a Mario Monti ma all'intero schieramento politico che l'ha
appoggiato”.
Napolitano,
in profondo ossequio al capo dell'imperialismo americano, “… lo
ha rassicurato sulle prospettive di continuità...” Insomma
Napolitano come si vede è sicuro che qualsiasi risultato uscirà
dalle elezioni darà un governo in “continuità” con quello
appena concluso! I proletari e le masse popolari italiane sono
avvisati!
Tra una
battuta e l'altra, Napolitano, sulla nuova “tangentopoli” ha
detto che la magistratura “sta cercando di capire se al di là dei
rapporti con i mediatori per commesse militari c'è stato un ritorno
di danaro occulto in Italia”, e cioè nella sostanza è d'accordo
con Berlusconi sul fatto che all'estero le mazzette si possono anche
pagare...
Alla fine del suo mandato
presidenziale Napolitano si conferma come difensore dell'imperialismo
italiano e buon servitore dell'imperialismo americano.
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