Finmeccanica, arrestato il presidente Orsi
Ipotesi di corruzione internazionale in India
Dalla tangente indiana mazzette a Lega e Cl
per sostenere Orsi al vertice Finmeccanica
Il gip di Busto Arsizio: "Tangenti filosofia aziendale". La difesa: "Ho sempre fatto il bene dell'azienda". L'imbarazzo del governo Monti in un'intercettazione. Al centro del caso presunte mazzette da 51 milioni per la vendita di 12 elicotteri all'India.
MILANO - Il presidente e amministratore delegato di Finmeccanica Giuseppe Orsi è stato arrestato con l'accusa di corruzione internazionale protratta fino al dicembre 2012. Il gip di Busto Arsizio che ha firmato l'ordinanza, eseguita dai carabinieri, l'ha motivata con il rischio elevato di reiterazione del reato e di inquinamento delle prove. Ai domiciliari l'amministratore di Agusta Westland, Bruno Spagnolini. Con Orsi, sono stati arrestati anche due cittadini svizzeri, Guido Haschke e il suo socio Carlo Gerosa, intermediari nell'affare al centro dell'inchiesta: la fornitura di 12 elicotteri al governo indiano. Per loro due sarà necessario avviare le pratiche di estradizione, vista la residenza in Svizzera. Secondo l'accusa, per ottenere quella commessa fu pagata da Finmeccanica una tangente da 51 milioni di euro.
Caso Maugeri, i pm accusano Formigoni:
"Corruzione e associazione a delinquere"
Il presidente uscente della Lombardia, coinvolto nell'indagine sui fondi finiti alla Fondazione con sede a Pavia, è accusato anche di corruzione. La Procura di Milano ha chiuso le indagini anche per altre 16 persone. Secondo i pm il Celeste avrebbe ricevuto, in cambio del suo appoggio, utilità e somme in denaro contante per 8 milioni di euro.
La Procura di Milano ha chiuso le indagini sulla fondazione Maugeri nei confronti di 17 persone fra le quali il governatore uscente della Lombardia, Roberto Formigoni, che è accusato di associazione per delinquere e di corruzione. Per i 17, i pm si preparano a chiedere il rinvio a giudizio. Lo ha reso noto il procuratore capo Edmondo Bruti Liberati in un comunicato. Roberto Formigoni sarebbe stato secondo gli inquirenti "promotore e organizzatore" dell'associazione a delinquere e avrebbe garantito stabilmente tra il 1997 e il 2011 favori alla Fondazione Maugeri e tra il 2002 e il 2011 al San Raffaele. I pm accusano Formigoni di aver ricevuto, in cambio del suo appoggio, 'utilità' per 8 milioni di euro. Tra queste utilità viaggi e l'uso di yacht ma anche "somme di denaro contante -scrivono i pm - periodicamente consegnate in Milano da Daccò a Formigoni di importo non determinato e, comunque, complessivamente non inferiori a circa euro 270mila".
Fitto condannato a quattro anni
per le tangenti di Angelucci
Dopo oltre 24 ore il collegio ha riconosciuto l'ex ministro colpevole di corruzione, finanziamento illecito ai partiti e abuso d'ufficio. Assolto dall'accusa di peculato. TRe anni e sei mesi all'imprenditore romano: confiscati sei milioni di euro al Consorzio San Raffaele che s'aggiudicò l'appalto di 198 milioni per la gestione delle reidenze sanitarie pugliesi
L'ex governatore pugliese Raffaele Fitto è colpevole dei reati di corruzione, finanziamento illecito ai partiti e abuso d'ufficio: lo ha deciso la seconda sezione penale del tribunale che ha condannato l'ex ministro a quattro anni. Tre anni e sei mesi, invece, per l'imprenditore romano Giampaolo Angelucci. Secondo i giudici, quindi, Fitto nella campagna elettorale del 2005 ricevette una tangente da 500mila euro da Angelucci in cambio fece assegnare alla Tosinvest l'appalto da 198 milioni di euro per la gestione delle residenteze sanitarie assistite. L'ex ministro è stato ritenuto responsabile anche di uno dei due episodi di abuso d'ufficio, quello relativo allo stanziamento dei fondi per gli oratori destinati inizialmente all'impiantistica sportiva. Fitto è stato condannato anche all'interdizione per cinque anni dai pubblici uffici e ad un anno di inibizione a trattare con la pubblica amministrazione. I giudici hanno sostanzialmente accolto le tesi dell'accusa sostenuta dal pm Renato Nitti, elevando tredici condanne in un processo che contava trenta imputati.Il peculato era relativo ad un episodio riguardante l'utilizzazione del fondo del presidente: secondo l'accusa l'ex ministro avrebbe utilizzato impropriamente i soldi per finanziare iniziative elettorali. Per un altro episodio di corruzione, contestato a Fitto i giudici hanno disposto la trasmissione degli atti alla procura. Il caso è quello delle presunte pressioni esercitateda Fitto perchè a un'emittente locale salentina venisse affidata la trasmissione di alcuni spot di Aeroporti di Puglia. . La sentenza arriva alla vigilia della visita a Bari del leader del Pdl Silvio Berlusconi.
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