Ieri ricorreva il diciottesimo anniversario della Guerra Popolare nepalese (1996-2006). in questo interessante articolo tratto dal giornale borghese nepalese Myrepublica si fa il punto delle celebrazioni da parte degli eredi del Partito Comunista del Nepal-Maoista che ha guidato questa rivoluzione. Infatti subito dopo la stipula degli accordi di pace il partito si è unito ad un altro piccolo partito il CPN-(Unity Centre Masal) da cui si era scisso nel 1994 proprio sulla divergenza se iniziare una rivoluzione armata o proseguire su una via parlamentarista. Dopo la riunificazione il partito ha cambiato nome in Partito Comunista Unificato del Nepal (Maoista) provocando la fuoriuscita di due piccole fazioni contrarie alla nuova linea politica del partito: il CPN-M di Matrika Yadav (che ha ripreso la denominazione originaria) e il PCR del Nepal di Mani Thapa. Nei mesi scorsi c'è stata una grande scissione che ha dato vita al CPN-M guidato da leader storici del partito. Questo nuovo partito che ha da poco concluso il suo congresso di (ri)-fondazione ha visto l'adesione della maggioranza dei componenti delle organizzazioni di massa guidate dal precedente partito (sindacati, organizzazioni studentesche, delle donne ecc) nonchè della maggior parte degli ex guerriglieri e comandanti dell'ex Esercito di Liberazione Popolare.
Il nuovo partito si propone di riprendere la via rivoluzionaria contro il tradimento dell'UCPN(M) attualmente al governo. A fine dell'articolo interessanti dichiarazioni di alcuni ex-guerriglieri sulla commemorazione che denotano da un lato la delusione della linea revisionista intrapresa dal partito ufficiale e dai suoi leader traditori, anche con punte di liquidazionismo, ma si evince anche la voglia di riprendere ciò che è rimasto incompiuto, come abbiamo visto direttamente il mese scorso partecipando al congresso del nuovo partito in cui migliaia di rivoluzionari hanno manifestato apertamente la volontà di non lasciare che tutti i sacrifici siano stati vani.
KATHMANDU, Feb 13: tutte le fazioni maoiste, UCPN (M) guidato da Pushpa Kamal Dahal,
CPN-Maoist guidato da Mohan Baidya, CPN (Maoist) guidato da Matrika Yadav, e il
Partito Comunista Rivoluzionario del Nepal guidato da Mani Thapa, hanno
celebrato il diciottesimo anniversario della guerra popolare maoista con vari
programmi.
I maoisti guidati da Dahal hanno tenuto un incontro di massa
a Khulamanch e i maoisti guidati da Baidya hanno tenuto un tea party a Bhrikuti
Mandap e un incontro di massa a Thabang, Rolpa ("capitale" rivoluzionaria durante il periodo della guerra popolare quando l'80% del paese era retto dal governo rivoluzionario n.d.r.). I maoisti guidati da Yadav e
quelli legati da Thapa hanno tenuto seminari.
Ma l’occasione non ha avuto lo stesso significato per tutti
loro. In particolare, i maoisti guidati da Dahal e gli altri maoisti
interpretano la guerra popolare in maniere differenti.
I maoisti di Dahal sostengono che la guerra popolare è
finita e la via successiva è un sentiero pacifico. Ma i maoisti guidati da
Baidya, Yadav e Thapa dicono che la rivoluzione vive e dovrebbe essere
completata dalla lotta armata.
“E' senza significato per l’UCPN(M) celebrare l’anniversario.
Possono celebrare solo se ricordano come la guerra popolare li ha portati al
potere. I maoisti guidati da Dahal sono in contrasto con l’ideologia del
partito” ha detto l’analista politico Muma Ram Khanal.
“E’ naturale per il CPN-Maoist celebrare dato che
formalmente ha adottato la lotta armata” (come
linea politica da attuare n.d.r.).
Secondo lui, i maoisti guidati da Dahal concluderanno presto
che la guerra popolare è stata sbagliata.
“L’UCPN (M) potrebbe
non prendere una decisione così a destra mentre i quadri sono li. Ma farà
autocritica nel vicino futuro, dicendo che la guerra popolare è stata
sbagliata,” ha aggiunto Khanal.
“I maoisti hanno già
abbandonato la loro ideologia. Essa è li solo tecnicamente.”
Risultati e sconfitte.
Il popolo Nepalese
ha guadagnato molte cose dalla Guerra popolare, incluso il secolarismo e il
republicanesimo. “ La libertà politica è un risultato ma è collegato con la
libertà economica e I capi hanno fallito nel dare questo al popolo,” ha aggiunto
Khanal.
“I risultati della guerra popolare sono ancora a credito.
Possono essere ritirati.”
Il segretario del CPN-M Dev Gurung ha detto che la guerra
popolare ha dato il chiaro messaggio che non c’è libertà e potere senza la
lotta armata.
“Abbiamo ottenuto un Nepal repubblicano, un governo popolare, un
Esercito Popolare di Liberazione, ma tutti questi risultati sono stati traditi
da Pushpa Kamal Dahal e Baburam Bhattarai,” ha detto Gurung aggiungendo, che
loro avevano distribuito la terra ai senza terra sotto la riforma della terra
rivoluzionaria ma il governo Bhattarai le ha restituite ai proprietari
terrieri.
I capi maoisti sostenevano che il popolo il quale vuole il secolarismo e il repubblicanesimo accetta la Guerra popolare. Non è così solo per i partiti maoisti.
I capi maoisti sostenevano che il popolo il quale vuole il secolarismo e il repubblicanesimo accetta la Guerra popolare. Non è così solo per i partiti maoisti.
Secondo il leader dell’UCPN (M) Haribol Gajurel, ci sono
stati alcuni problemi come l’imboscata al Bandermude bus e altri incidenti dove
innocenti sono stati uccisi.
Più di 15,000 (si stima che circa 12.000 sono stati uccisi dalle forze di polizia e dall'esercito nepalese durante le campagne contro-rivoluzionarie n.d.r.) sono stati uccisi, centinaia fatti scomparire,
feriti, sfollati e una generazione di
giovani che si è unita ai maoisti non ha potuto avere un’istruzione.
La società nepalese è ancora da guarire. È rimasta
danneggiata.
“C’è il caos”, ha detto Khanal.
Nella Guerra Popolare, molte infrastrutture e proprietà sono state danneggiate. Luoghi storici sono anche stati distrutti. Ci sono stati risultati e perdite nella guerra popolare. Cosa verrà?
“Abbiamo solo le lezioni da imparare dal passato, e nessuna opzione ma andare Avanti e completare la rivoluzione,” ha detto Gurung.
Prabina Gole alias Namuna,
Lalitpur, ex guerrigliera ferita Esercito Popolare di Liberazione
Non ho in mente di celebrare
l’anniversario della guerra popolare.
Abbiamo partecipato alla guerra
popolare per mettere fine a tutte le discriminazioni e molti compagni sono
stati uccisi, feriti e perso tutta la felicità nella vita. Tutti i sogni sono
rimasti insoddisfatti. Adesso il partito e solo una formalità.
Ricordo quei compagni con cui
abbiamo camminato insieme, alcuni dei quali sono stati uccisi.
I compagni scomparsi rimangono
senza nome anche adesso mentre un governo maoista è in carica.
Mentre rivedo le cose del passato,
vedo che non ci sono risultati positivi alla fine. Mi sento molto male.
Non c’è significato nel celebrare
l’anniversario senza affrontare gli impegni come non più che una formalità. ha detto Bir Bahadur Khadka ovvero Bijuli di Jajarkot,
ex commissario dell’EPL. Che ha dato al partito la sua proprietà ancestrale.
La leadership centrale
ha fatto un errore. La guerra popolare ha creato consapevolezza nella gente
comune, dalit, janajati, donne, a cercare il loro spazio. Abbiamo ottenuto il
secolarismo ed il repubblicanesimo.
Il suo problema è che da
dato vita a neo-feudatari e ad una nuova elite all’interno del partito. I sacrifici
sono stati barattati per il potere. Il sangue e il sudore dei martiri e dei
quadri sono stati svalutati.
L’anniversario della
guerra popolare è un giorno di libertà per il popolo. Ma mi ricorda che non ho
potuto ottenere quello che avevo previsto. Questo giorno ho ceduto tutta la mia
proprietà ancestrale. La leadership ha tradito i suoi quadri.
Dovrebbero
raccogliere informazioni sui feriti, quelli che sono stati imprigionati e
quelli che hanno ceduto tutta la loro proprietà ancestrale al partito nel
passato. Se non stanno andando nella direzione degli interessi di questa gente,
non c’è significato nel celebrare l’anniversario.
Bhakta Raj Thapa Magar alias Apil, ex guerrigliero ferito Esercito Popolare di Liberazione
I capi della Guerra popolare si sono già
arresi. Il nuovo partito,
CPN-Maoist, ha assicurato la continuità per completare la rivoluzione.
Pushpa Kamal Dahal ha già dichiarato che la Guerra popolare è finita.
Pushpa Kamal Dahal ha già dichiarato che la Guerra popolare è finita.
I sogni non sono stati
raggiunti. Solo alcuni capi inclusi Dahal e Baburam Bhattarai hanno soddisfatto
i loro interessi in cambio dei nostri sacrifici.
Debiram Mahato alias Sarjan, Nawalaparasi, guerrigliero squalificato (dalla verifica dell'Unimin volta a conteggiare i guerriglieri maoisti per l'integrazione nell'esercito nepalese durante il processo di pace n.d.r.)
Mi sono unito ai maoisti senza nessun piano. Avevo sentito che i maoisti
avrebbero portato giorni migliori per i poveri. Hanno fatto dei sacrifici ma
tutto è stato conquistato da altri. Ho perso tutte le cose della vita. Se non
mi fossi unito ai maoisti, avrei avuto un’istruzione.
Abbiamo un passato ma il passato è finito. Non vedo ne il presente ne il
futuro
Ran Bahadur KC, Rolpa, ex guerrigliero Esercito Popolare di Liberazione
Ran Bahadur KC, Rolpa, ex guerrigliero Esercito Popolare di Liberazione
Tutto quello che avevamo nel
passato è finito. I capi ci hanno tradito, giocando con il nostro futuro e le
nostre vite. Il popolo non ha niente tranne dolore. Sono stati uccisi. Cosa hanno
ottenuto i poveri? Cosa ha ottenuto la nostra nazione?
Avremmo potuto ottenere qualcosa se
avessimo agito seconto I nostrl propri interessi.
I capi hanno quello che volevano. Noi
siamo stati gettati via sulla strada.
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