martedì 12 febbraio 2013

pc 12 febbraio - “Monti, Bologna non ti vuole”


Monti era atteso al Palazzo dei Congressi in Piazza della Costituzione per la presentazione delle sue liste per le elezioni politiche. Atteso da giornalisti e sostenitori, ma anche alcune decine di studenti delle superiori, vicini al Collettivo Autonomo Studentesco.


I ragazzi, arrivati in anticipo rispetto al premier, bloccavano l’ingresso intonando “Monti, Bologna non ti vuole”. Dopo alcuni minuti di fronteggiamento, la polizia li ha allontanati spingendo con gli scudi e colpendoli con gli sfollagente. Secondo i manifestanti, almeno tre di loro sono contusi, uno mostra la mano insanguinata. Spiegano di essersi fatti male quando la Polizia li ha spinti contro una siepe.


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> Il comunicato del Cas:


Oggi, 11 febbraio noi studenti e studentesse di Bologna abbiamo contestato il comizio di Mario Monti al Palazzo dei Congressi, una contestazione che si inserisce nella giornata nazionale di avvicinamento al 15 febbraio, il corteo nazionale studentesco lanciato dal network StudAut.


Al nostro arrivo al palazzo, dopo pochi minuti di cacerolazo con trombe, padelle, fischietti e cori, un fitto schieramento di polizia si è posizionato davanti all’ingresso.


Ben presto il cordone delle forze dell’ordine ha caricato il gruppo, spintonandoci a colpi di scudo e democratiche manganellate per allontanarci, ferendo diversi studenti.


Zittire con il manganello i bisogni di una generazione, come successo oggi con il violento allontanamento, è l’ennesimo esempio e riprova della distanza tra la politica dei palazzi e chi in periodo di crisi subisce le manovre d’austerità e dei tagli, evidenziando quanto queste elezioni non rappresentino alcuna possibilità di cambiamento.


Monti prima con il suo governo e poi come candidato cosi come tutti gli altri partiti porta avanti un piano d’austerità comandato dalla Troika, volto ad usare la crisi facendola subire ai lavoratori, agli studenti e ai migranti cancellando diritti e volendo farci sprofondare sempre più nella povertà.


Oggi, cosi come faremo il 15 Febbraio, abbiamo voluto dire ad altra voce e con determinazione che non ci rappresenta nessuno e che la vera possibilità di cambiamento sta nelle lotte, non nel teatrino di questo reality show elettorale.


Il 15 Febbraio quindi come in tutta Italia sarà il rutorno del movimento studentesco nelle piazze, sarà un’occasione per riscattare la nostra vita e il nostro ditritto ad un futuro dignitoso.


L’ALTERNATIVA STA NELLA LOTTA NON NEI SEGGI ELETTORALI.


Collettivo Autonomo Studentesco

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