martedì 15 maggio 2012
pc 15 maggio - Ancora in lotta gli operai ex Fiat di Termini Imerese, corteo a Palermo e tensioni con la polizia
Termini, Fiat: tensione a villa Malfitano
I lavoratori, giunti da Termini a Palermo a bordo di pullman, hanno provato a entrare all'interno per raggiungere l'edificio dove sono in corso i lavori. Polizia e carabinieri si sono schierati in assetto antisommossa davanti al cancello, impedendo l'ingresso
TERMINI IMERESE. Convegnisti in «ostaggio» a Palermo per la protesta di circa 200 cassintegrati ed esodati della Fiat e delle ditte dell'indotto che rivendicano il rilancio della fabbrica di Termini Imerese, chiusa alla fine dello scorso dicembre, e la soluzione per i 670 operai che hanno accettato l'esodo per il prepensionamento poi rimasti intrappolati dalla riforma previdenziale del ministro Elsa Forneo.
I manifestanti stanno assediando i cancelli di villa Malfitano, chiuso dalla polizia per impedire agli operai dipotere raggiungere così l'edificio dove la Regione siciliana ha organizzato il convegno per la festa dei 66 anni dell'autonomia statutaria. Tra Forze dell'ordine e delegati sindacali sono in corso trattative: lo scopo della polizia è di liberare l'uscita per consentire ai convegnisti, tra cui giuristi, avvocati, rappresentanti delle istituzioni e docenti universitari, di lasciare la struttura. Gli operai però non mollano, prima di allentare il presidio vogliono incontrare rappresentanti del
governo della Regione.
Per la protesta degli operai della Fiat e dell'indotto, circa 200 persone, la polizia urbana ha
chiuso un tratto della via Dante a Palermo, deviando il traffico. Fiat: Mastrosimone (Fiom), pronti ad azioni clamorose
Palermo, 15 mag. - (Adnkronos) - "Siamo pronti ad azioni clamorose per scongiurare il licenziamento degli oltre 2mila lavoratori dello stabilimento e dell'indotto. Pensiamo al blocco del traghettamento allo stretto di Messina oppure all'occupazione della fabbrica di Termini Imerese". A parlare e' Roberto Mastrosimone, leader della Fiom di Palermo, a margine dell'incontro con l'assessore regionale all'Economia, Gaetano Armao, atteso a breve. "Abbiamo assistito - aggiunge - al tradimento della politica, che continua ancora con la pagliacciata dell'intervento pubblico si', intervento pubblico no".
Fiat: Mastrosimone (Fiom), siamo ad epilogo caso Termini, no ad alibi
Palermo, 15 mag. - (Adnkronos) - "Ormai siamo all'epilogo di questa vicenda. E' chiaro che chi continua a perdere tempo va contro gli interessi dei lavoratori". Lo dice il segretario provinciale della Fiom di Palermo, Roberto Mastrosimone, in attesa dell'incontro con l'assessore regionale all'Economia, Gaetano Armao, sulla vertenza dell'ex stabilimento Fiat di Termini Imerese. Da stamani centinaia di tute blu presidiano i cancelli di Villa Malfitano, bloccando la circolazione stradale. Alcuni momenti di tensione si sono registrati con le forze dell'ordine, che stanno cercando di calmare gli animi esasperati degli operai. "Non ci sono piu' alibi - aggiunge Mastrosimone -, al contrario ci sono responsabilita' precise della Fiat e della politica. Se il progetto Dr non va, bisogna trovare soluzioni alternative. Subito. C'e' una condizione di stallo da sciogliere prima possibile perche' il 31 dicembre e' dietro l'angolo e questi lavoratori rischiano di restare senza nulla. Noi - conclude - siamo ancora lavoratori Fiat ed e' il Lingotto che deve trovare una soluzione".
Fiat: sindaco Termini, ministro Sviluppo economico assente ingiustificato
Palermo, 15 mag. - (Adnkronos) - "C'e' un assente ingiustificato in questa vicenda: il ministro dello Sviluppo economico. Dal primo dicembre del 2011 quando Passera ha chiamato i sindacati per firmare l'accordo non e' successo niente". A dirlo e' Salvatore Burrafato, sindaco di Termini Imerese, durante l'incontro con la delegazione di operai dell'ex stabilimento Fiat di Termini Imerese, in corso a Villa Malfitano a Palermo. "I lavoratori - aggiunge - sono qui per chiedere al Governo regionale di alzare la voce perche' non e' possibile apprendere le notizie dalla stampa. Il Governo regionale deve fare pressione su Roma perche' sia fatta chiarezza sul caso di Termini Imerese. Serve un confronto serio, durissimo - conclude Burrafato - perche' questa incertezza non e' piu' tollerabile".
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