lunedì 14 maggio 2012
pc 12-13 maggio - la lotta degli operai di termini imerese continua
Dopo tre notti trascorse asserragliati nella sede di Termini Imerese dell'Agenzia delle entrate e un'occupazione lampo della sede della Serit, gli operai ex Fiat hanno deciso una tregua nel weekend. Ma annunciano nuove manifestazioni finché non avranno risposte sullo stato del piano di salvataggio dello stabilimento. Il presidio era partito giovedì mattina, quando, dopo un'assemblea di fronte ai cancelli della fabbrica chiusa dallo scorso novembre, in 400 avevano deciso di occupare gli uffici dell'ente di riscossione in segno di protesta con lo Stato che pretende il rispetto delle regole attraverso il pagamento delle tasse, ma non mantiene gli impegni presi a dicembre con i sindacati sul piano di riconversione di Termini.
Cinquanta tute blu sono rimaste accampate per quattro giorni nella hall dell'Agenzia delle entrate.”.
Al centro delle preoccupazioni delle 2.200 tute blu ci sono due nodi ancora irrisolti: le tutele per 640 esodati, a cui a dicembre il ministro del Welfare Elsa Fornero aveva garantito l'accompagnamento alla pensione con i requisiti pre-riforma, ma che adesso non rientrano tra i 65 mile esodati previsti dal decreto, e la credibilità finanziaria di Massimo Di Risio, presidente di Dr Motor a cui le banche non vogliono concedere il mutuo da 95 milioni di euro necessario ad avviare la produzione a Termini, in ritardo di cinque mesi sulla partenza. E la paura che tutto il piano di salvataggio possa saltare adesso sembrano più concrete che mai.
“Continueremo la mobilitazione – aggiunge Roberto Mastrosimone della Fiom Palermo – vogliamo risposte dal ministero. Ci devono spiegare se l'accordo firmato il 1° dicembre è ancora valido, e quindi va sbloccato immediatamente, oppure se il confronto con Dr Motor va interrotto”.
(09 maggio 2012)
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