martedì 15 maggio 2012

pc 15 maggio - India, sciopero generale di 4 ore. Appello del Partito Comunista dell'India maoista

Comunicato del Partito Comunista dell’India (Maoista)




Lo Stato indiano continua senza sosta i suoi brutali attacchi contro il popolo del paese, in particolare, negli ultimi due anni e mezzo, contro gli adivasi, nel nome della Operazione Green Hunt. Le forze di polizia e paramilitari scatenate dalle classi dominanti stanno perpetrando “scontri” omicidi, massacri, violenze sessuali, torture, incendi di villaggi, distruzione di coltivazioni e raccolti, saccheggio delle proprietà comuni, arresti di massa e “sparizioni” forzate. Nel solo Dandakaranya queste forze sono responsabili dell'assassinio a sangue freddo di più di 250 adivasi negli ultimi due anni e mezzo. L'obiettivo di questa guerra contro il popolo è sradicare il movimento maoista che persiste nel paese, in particolare nelle regioni centrale e orientale.

La borghesia compradora burocratica e gli imperialisti cercano disperatamente di spogliare e saccheggiare il nostro amato paese, riccamente dotato di vasti campi minerari, foreste e risorse idriche. In particolare, a partire dal 2008, nel contesto della profonda crisi economica mondiale, si sono intensificate le tante manovre per sfruttare economicamente le risorse naturali disponibili e la forza lavoro nei paesi sottosviluppati come l'India. Dopo aver concluso protocolli di intesa investimenti che hanno concordato con i governi compradori investimenti miliardari, e avviato la distruzione su vasta scala del jal-Jangal-Zameen, queste forze stanno deportando un gran numero di persone via dalle loro case e terre. Ma anche il popolo si è sollevato contro questa aggressione. Il PCI (Maoista) sta guidando il popolo ed è al suo fianco. Per questo motivo il movimento maoista è diventato l’ostacolo maggiore le classi dominanti sfruttatrici e il loro governo guidato dalla cricca Sonia-Maonmohan Singh-Chidambaram-Jairam Ramesh al potere. Quella che le classi dominanti avvertono come la minaccia del movimento maoista è propagandata come “la più grande minaccia alla sicurezza interna del paese” allo scopo di ingannare le masse.

Le classi dominanti spacciano come “sviluppo” le politiche neoliberiste di miseria, distruzione e morte imposte dall’imperialismo e marchiano come “anti-sviluppo” chiunque si opponga a queste politiche antipopolari. Hanno individuato in particolare i maoisti come il bersaglio di questa campagna di disinformazione realizzata attraverso mass–media compiacenti che stanno conducendo una diffusa guerra di propaganda contro il movimento maoista, definendolo “anti-sviluppo”, violento e terrorista. Le classi dominanti sono terrorizzate dal modello alternativo di sviluppo presentato dalle masse nelle aree lotta dei maoisti, in particolare nella regione del Dandakaranya, dove il popolo ha distrutto attraverso la lotta di classe il potere politico delle forze feudali e reazionarie locali e ha istituito, in forma embrionale, organi di il potere popolari. È sotto la guida di questo governo popolare e attraverso la sua iniziativa che sta prendendo forma un modello alternativo di sviluppo fondato sul contare sulle proprie e sulla cooperazione. Le classi dominanti hanno scatenato la loro offensiva brutale per cancellare questa società rivoluzionaria nascente e il suo percorso di sviluppo orientato verso il popolo. Gli imperialisti, in particolare l'imperialismo USA, non sono solo dirigono questa offensiva, ma vi partecipano, direttamente o indirettamente.

Su ordine dell’imperialismo USA, è stata avanzate anche la proposta di un Centro Nazionale Anti-Terrorismo, che costituisce una minaccia non solo per diritti fondamentali dei cittadini del paese,, ,a anche per la cosiddetta struttura deferale.

Come parte di questa aggressione militare, un anno fa l’Esercito Indiano è stata dispiegato nel Bastar. Ma la questione non si limita esclusivamente al Bastar o al Dandakaranya. Lo scopo di questo dispiegamento dell'esercito è schiacciare il movimento rivoluzionario in tutto il paese. Per attenuare proteste e opposizione all’uso dell’esercito indiano (un esercito nato per affrontare le forze nemiche di paesi stranieri) contro lo stesso popolo del paese, questo dispiegamento viene realizzato col pretesto del “addestramento”. Il governo del Chhattisgarh ha deciso di espropriare 750 chilometri quadrati di foreste nella regione Maad per darli all'esercito per fini “addestramento”. Questa è una prova lampante del modo in cui il governo stesso è il primo che viola il divieto posto dalla legge – dal Quinto Allegato, al PESA ecc – al trasferimento di terre adivasi a proprietari non adivasi. L'intenzione dell'esercito, che al momento si sta “addestrando” il Narayanpur e il Kondagaon, è superare gradualmente la città di Narayanpur e occupare i villaggi interni del Maad. I vertici dell'esercito stanno supervisionando personalmente il “programma di addestramento”.

Nell’ultimo anno nel quadro della Operazione Green Hunt sono stati condotti incursioni ed attacchi sotto il comando dell'Esercito Indiano in cui le forze armate sono state impiegate con formazioni a livello di brigata. In ognuno di questi attacchi su larga scala sono stati impegnanti 3000 a 5000 effettivi delle forze armate e governative. Nell’ottobre 2011, cinquemila effettivi di CRPF, Cobra, C-60 e della polizia locale hanno lanciato un pesante attacco nel distretto di Dhanora Tehsil di Garhchiroli, che rientra nel territorio della stazione di polizia di Gyarahpalli e Malewada. In questa massiccia operazione militare sono stati attaccati 19 villaggi e 12 abitanti sono stati arrestati. Le forze governative hanno ne picchiato molti altri, assaltato e saccheggiato le case.

Tra 24 e il 27 novembre 2011 più di mille truppe governative hanno organizzato imboscate in un raggio di 35 chilometri e include 16 villaggi della regione di Bijapur, nel vano tentativo di assassinare i nostri compagni importanti dirigenti. Ancora, il 19 dicembre nei villaggi di Chhote Kerwal e Baade Kerwal, nel distretto di Dantewada è stato portato un grande attacco aereo ci uso di elicotteri. Polizia e forze paramilitari sono state inviate contemporaneamente dai campi di polizia di Polampalli, Kistaram e Vejji, su 15 elicotteri, che hanno effettuato diverse sortite durante tutta l’operazione. Forze armate provenienti da tre direzioni hanno raggiunto la zona simultaneamente. I due villaggi sono stati completamente distrutti durante l'attacco e un totale di 12 persone sono state arrestate. Contanti e altre cose per migliaia di rupie preziosi sono stati saccheggiati in diverse case da queste forze mercenarie, che hanno anche tentato di violentare una donna.

Dal 27 febbraio al 1 marzo 2012 quasi 2000 truppe armate governative hanno portato un pesante attacco nell’area di Ganglur del distretto di Bijapur. Il DIG in persona ha comandato l’operazione. 13 persone sono state arrestate durante l'operazione, che ha colpito i villaggi di Edsum, Irmagonda, Maddum e Kawar.

La regione Maad è stata circondato e attaccata contemporaneamente da tre lati – dai distretti di Bijapur e Narayanpur del Chhattisgarh e dal distretto di Garhchiroli in Maharashtra – nel quadro di una massiccia offensiva militare di tremila truppe armate. L’anno chiamata “Operazione Vijay” e “Operazione Haka”. Molti ufficiali IPS hanno svolto e condotto direttamente questa operazione, mentre il direttore generale della CRPF Vijay Kumar insieme agli ispettori generali della polizia di Chhattisgarh e Maharashtra hanno i piani operativi. Un abitante del villaggio Adivasi di Toke di nome Dunga Dhurwa è stato assassinato dalle forze governative, circa 25 villaggi sono stati attaccati e saccheggiati. Lalsu del villaggio Goddelmarka è “scomparso”. Migliaia di rupie in contanti e molto altro di valore sono stati saccheggiati.

Quasi 3.000 gli adivasi del Dandakaranya sono attualmente rinchiusi nelle carceri del Chhattisgarh, Maharashtra e Andhra Pradesh. Sono stati implicati in molte accuse false e per questo stanno languendo nelle buie celle delle prigioni, senza alcun accesso all’assistenza o a un processo legale. Molti di loro, se anche fossero stati condannati per i reati di cui sono incriminato dopo un processo legale, sarebbero già usciti di prigione, per aver scontato per intero la relativa pena. Molti di loro, per povertà o arretratezza, non sono in grado neppure di ingaggiare un avvocato. Ai famigliari è impedito di incontrare i parenti in prigione, e questo riduce molti detenuti in condizioni di agonia mentale. Questo è la situazione non solo del Dandakaranya, la stessa situazione esiste in Jharkhand, Bihar, West Bengal, Andhra Pradesh e Odisha. In breve, le prigioni del paese sono state riempite di adivasi affinché le terre degli adivasi possano essere consegnati alle grandi imprese.



Al Popolo e ai democratici,



Il Comitato Centrale del nostro partito ha proclamato un “Bharat Bandh” (sciopero-blocco generale) di 24 ore per il 16 maggio, per fermare gli attacchi fascisti contro il popolo del paese governi degli sfruttatori al potere, per impedire il dispiegamento dell'esercito in Bastar sotto la Operazione Green Hunt, per respingere i campi militari del forze armate col pretesto del “addestramento”, per il rilascio incondizionato degli Adivasi e dei prigionieri politici rinchiusi nelle carceri del paese, e per chiedere il rititro della proposta fascista del NCTC. Questo Bandh sarà principalmente osservato negli stati di Andhra Pradesh, Jharkhand, Bihar, West Bengal, Chhattisgarh, Odisha e Gondia, e nei distretti di Chandrapur e Garhchiroli nel Maharashtra. I, nostri Comitato Speciale di zona fa appello al popolo di tutto il paese a realizzare con successo il bandh. Servizi essenziali come cure le sanitarie, e gli esami degli studenti saranno esclusi dal bandh.



4 maggio 2012

Gudsa Usendi (portavoce)

Comitato soeciale di Zona Dandakaranya (DKSZC)

Partito Comunista dell’India (Maoista)

Nessun commento:

Posta un commento