martedì 15 maggio 2012

pc 15 maggio - CONTRO LA MARCIA DEI MORTI VIVENTI

La “marcia nazionale per la vita” fatta domenica scorsa a Roma”, che sarebbe più giusto chiamarla “marcia per la morte” sia per i simboli macabri con cui si rappresentava – un crocifisso nero che sorreggeva tanti piccoli feti di plastica – , sia per i cartelli, alcuni con feti insanguinati, per gli striscioni, gli slogan “194: già 5 milioni di morti”, ecc., sia soprattutto per le forze che l'hanno organizzata: da quelle neonaziste come Forza Nuova e di estrema destra integraliste come Militia Christi, a quelle di centri cattolici di “aiuto alla vita”, ai movimenti 'per la sepoltura dei feti abortiti', gonfiati con soldi pubblici; questa marcia fascista da moderno medioevo, finanziata dal sindaco Alemanno che con la sua presenza al corteo ha dato il pieno patrocinio anche politico del Comune, sostenuta da istituzioni, Università cattoliche, Chiesa, apparati dell'Opus Dei, mass media, e da una presenza trasversale di esponenti dei partiti in parlamento, costituisce un gravissimo fatto e segnale ed è l'anticipazione di una campagna politica, ideologica contro il diritto d'aborto, la legge 194, le donne, che soprattutto via via che si avvicineranno le elezioni politiche si riempirà di iniziative macabre e “terroriste” contro i consultori, gli ospedali dove vengono praticati gli aborti, i medici abortisti, le farmacie, guardando, come dicono le forze della manifestazione, agli Usa, dove negli anni scorsi non sono mancati anche gli assassini di medici.


Questo va di pari passo con altre iniziative, spesso non conosciute, in cui ad agire è direttamente lo Stato e il governo che tagliano fondi ai consultori laici, alle politiche contraccettive, agli ospedali pubblici in cui la legge 194 deve essere rispettata, per indirizzare i finanziamenti verso consultori e centri cattolici, cliniche dove è vietato l'aborto, ecc.

Intanto a Milano dal 30 maggio al 3 giugno si prepara il convegno mondiale sulla famiglia, con la presenza anche di Ratzinger, con un aperto messaggio di esaltazione della famiglia e del ruolo in essa della donna – famiglia sempre più necessaria come ammortizzatore sociale, non solo pratico-economico ma anche ideologico nella fase di crisi, come cellula dei valori più reazionari di conservazione del sistema sociale borghese.

Tutto questo è l'altra faccia dello Stato da moderno fascismo, di polizia che sempre più il potere borghese mette fuori. Come ad ogni rivendicazione di diritti, anche quelli di normale democrazia costituzionale sempre più governo, Stato, rispondono con l'uso delle forze dell'ordine, della repressione aperta – fino, in questi giorni, all'idea dell'uso dell'esercito contro le proteste e le lotte dei lavoratori, disoccupati, cittadini tartassati – , con campagne, queste sì terroriste – vedi le dichiarazioni isteriche della Cancellieri contro il movimento No Tav, ecc. ecc.
Così viene avviata una offensiva ideologica, politica che come in altri momenti del passato prende a bersaglio le donne, il diritto d'aborto. L'aborto va eliminato perchè esso rappresenta il diritto di scelta e questo (sia pur se sulla questione aborto è veramente poca cosa) è incompatibile con il moderno fascismo che deve controllare, schiacciare.

E gli assassini veri, effettivi al potere cercano squallidamente, miseramente di chiamare “assassine” le donne! Proibire l’aborto equivale ad una violenza, la violenta dichiarazione del dominio maschile e della società capitalista sopra le donne, il violento controllo del corpo delle donne.

Ma è anche molto di più. Lo si capisce, per esempio, leggendo un articolo del 14.5.12 su “Il Giornale” del fascista Magdi Allam sulla marcia per la vita, che gronda di integralismo, razzismo, nazismo. Difendere l'aborto simboleggia ciò che è ordine, difesa dell'Italia da un'orda di immigrati: “... nel 2050 la popolazione autoctona calerà di 5 milioni... il che si tradurrà nell'inevitabile collasso del nostro sistema previdenziale e di assicurazione sociale... la nostra crisi demografica verrà risolta spalancando le nostre frontiere agli immigrati musulmani, turchi... Non vogliamo prostrarci ad Allah! Non abdicheremo alla dignità, non svenderemo la libertà, non rinunceremo al sogno di avere figli italiani che perpetuino la nostra civiltà...”. Questo è moderno nazismo!

Per questo la lotta per la difesa dell'aborto, contro questi morti viventi, questa lotta che le donne saranno chiamate a fare con tutta la loro forza, è una lotta che necessariamente si carica di valore generale, di bisogno/necessità di rivoluzione, di scelta tra un sistema da moderno fascismo e una nuova società che schiacci questi mostri.

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