Una giovane studentessa dilaniata, un'altra in pericolo di vita, altri feriti è il tremendo bilancio di un attentato questa mattina a una scuola di Brindisi, per pochi minuti non è stata una strage. Famiglie e popolazione gettate nel dolore, angoscia e preoccupazione.
La mano mafioso-criminale sembra indubbia guardando ai diversi indizi - il nome e il ruolo della scuola intestata a Falcone e impegnata in attività antimafia, l'arrivo della carovana antimafia, i recenti arresti a Mesagne nell'ambito della sacra corona unita; anche se si tratta di una attentato di dimensioni e impatto che ricordano le iniziative più efferate dello
stragismo mafioso, che possono apparire fuori portata per dimensioni e ideazione della criminalità locale..
Serviranno altri elementi per trarre una valutazione più ampia.
Certo è che il tessuto criminal-mafioso ha sempre goduto a livello nazionale e anche in questa città di protezione e appoggi di tipo politico e istituzionale e che quindi anche di questo livello vanno denunciate responsabilità.
Indegne e strumentali ci paiono le reazioni di Napolitano, Monti, Governo e di alcuni esponenti politici che non pronunciano la parola mafia e parlanodi terrorismo ed eversione, per inserire questo orribile attentato nella campagna di criminalizzazzione e di Stato di polizia che stanno sviluppando, e ciò fa intendere che vogliano usare in maniera sciacallesca anche questo attentato per proseguirla.
Proletari comunisti è oggi pomeriggio a Brindisi per portare solidarietà testimonianza e impegno agli studenti e alle masse popolari colpite.
proletari comunisti - circolo di taranto
ro.red@libero.it
19 maggio 2012
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