Accade in Valsusa – storie di ordinaria intimidazione (e repressione)
.“Capita un giorno, mentre rientri a casa dopo una settimana di lavoro, di imbatterti in 2/3 blindati della polizia di stato che stanno percorrendo la tua stessa strada andando verso Chiomonte. Solito orario, è il cambio turno.
Situazione (non) “normale” dalle nostre parti negli ultimi mesi questo continuo via vai di mezzi blu, neri o grigio verdi che cambiano i turni “incontrandoti” con una precisione tale che neppure se ti dessi appuntamento saresti così preciso nell’incrociarti .
Quello che non dovrebbe capitare in questa (non) “normalità” è che in una sera in cui la stanchezza della settimana lascia spazio ai pensieri verso il week end tanto atteso e guidi sereno verso casa ad un certo punto noti che i 3 mezzi alla tua sinistra in sorpasso appena vedono che sei un NO TAV con i tuoi adesivi orgogliosamente in mostra sulla tua auto che fanno?…rallentano, ti affiancano, ti guardano per un attimo e tirando giù il finestrino ti salutano mostrandoti un bel “dito medio in divisa blu” …ma come???
ti chiedi stupefatto, indispettito e stralunato…queste cose accadono alle volte tra automobilisti indisciplinati! tra cafoni vorrei aggiungere in quel momento! un funzionario dello stato per lo più in servizio, non diresti mai che potrebbe commettere una bassezza del genere!
Invece succede e rimani incredulo, senza parole, sono frazioni di secondo, ti rendi conto dell’offesa subita proprio da coloro dovrebbero difendere il tuo interesse e tutelare noi cittadini…e ti chiedi: ma con che arroganza fai questo?? e perchè?
quindi un “va a quel paese” mentre prosegui per la tua strada ti sembra il minimo per ringraziare quel “caloroso” saluto.
Punto, e accapo, pensi che la tensione forse è un po’ alta da parte di tutti in questo periodo, passato lo stupore di quel gesto non ci pensi più e vai avanti nel tuo cammino quotidiano .
Invece no, “qualcuno” che ha deciso di “investire” tempo e soldi (nostri) decide dopo quasi un mese dall’accaduto quando tu te ne sei completamente dimenticato, di ribaltare le carte del gioco….per fini politici forse?
E così capita che un giorno ti suona il telefono e all’improvviso ti ritrovi catapultato in una realtà completamente diversa, che non conosci affatto, che non sai gestire da solo perchè non ti era mai capitato di ritrovarti all’interno di un ufficio della sezione investigativa della digos di Torino a sentirti dire che quel giorno tu hai oltragiato un pubblico ufficiale facendo lui un gesto offensivo! ti scrutano, ti chiedono, ti parlano mentre tentano di carpire chissà cosa perfino dai tuoi movimenti e ti dicono che quello che ha oltraggiato facendo il dito medio non è la persona in divisa che si sporgeva da quel finestrino, ma sei tu.!!!
Da oggi sono indagato per il reato di “oltragio a pubblico ufficiale” di cui l’art 341 bis del codice penale per un atto che HO RICEVUTO da chi in quel momento andava a rappresentare quello che mi sforzo ancora di voler chiamare lo stato italiano.
Inizia un nuovo percorso della mia vita e della mia lotta che in un certo senso avevo anche pensato di dover mettere in conto ma non per una cosa così sciocca e priva di significato. Già…il significato…forse sciocco per me ma evidentemente non sciocco per chi ha deciso che ogni teatrino da montare può essere utile a cercare di metterci i bastoni tra le ruote.
Non dimentichiamoci mai che dobbiamo RESISTERE PER CONTINUARE AD ESISTERE!”
una denuncia
Sandro Plano presidente della comunità montana val susa e sangone commenta l’inserimento nel ddl sviluppo del governo Berlusconi del tunnel geognostico di Chiomonte come opera di interesse strategico. Di fatto le recinzioni del cantiere tav di Chiomonte in val di Susa verranno dichiarate zona militare. In un primo commento a caldo rilasciato al quotidiano LaStampa di Torino Plano vedeva tra i colpevoli di questa grave decisione i compagni di partito del pd che a detta del presidente di fatto si trasforma sempre di più da partito di centro sinistra a “partito dei militari”. Ricordiamo infatti le gravi e ripetute dichiarazioni dei parlamentari pd Stefano Esposito e Giorgio Merlo che da mesi invocavano e invocano l’uso della forza contro il movimento no tav. Un fallimento della politica, secondo Plano, che dopo anni di finto confronto arriva oggi per mani delle più alte cariche dello stato italiano a cercare di imporre con la forza le decisioni ai suoi cittadini. Da valsusino poi, prosegue, i sentimenti esplodono, vedere i luoghi in cui si è nati e cresciuti minacciati di distruzione fa male e fa arrabbiare. Dal canto suo il movimento non si tirerà di certo indietro di fronte a questo nuovo e gravissimo affronto. Nulla cambia e nulla cambierà. Da anni la val di Susa combatte per la difesa del suo territorio, combatte per il suo futuro: vedere i governi passare sui teleschermi, vedere migliaia di poliziotti invadere i campi e i boschi è ormai una routine a cui i valsusini si sono abituati ma che sicuramente non tollerano e non tollereranno in futuro. Se oggi in Italia per costruire un’opera pubblica è necessario schierare l’esercito, militarizzare i territori questo da solo la dice lunga sul fallimento della politica. Sempre più inoltre si apre una voragine tra chi pensa di governare e chi invece ha deciso di scrivere la propria storia e decidere il proprio futuro.
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