Pestaggio di due tamil alla Zisa …
CRONACAPestaggio di due tamil alla Zisaquattro arresti della poliziaUno è il figlio diciannovenne del capomafia della zona, i giovani sono tutti residenti nel quartiere. A riconoscerli e a descriverli agli investigatori è stato uno dei due immigrati, l'altro è ancora ricoverato in coma di ROMINA MARCECA
PALERMO - Uno è Salvatore, il figlio diciannovenne del capomafia della Zisa, Tommaso Di Giovanni. Gli altri tre, arrestati come lui per tentato omicidio dal commissariato Zisa, erano con lui durante il pestaggio, mercoledì scorso alla Zisa, di due giovani Tamil in via Re Tancredi. Uno dei due ragazzi, Naguleashwaran Subramaniam, è ricoverato in coma per un trauma cranico nel reparto di seconda rianimazione dell'ospedale Civico. Il suo amico Mohanraj Yoganathan, ha riportato diverse contusioni sul corpo, ma ha descritto e riconosciuto i loro aggressori.
Gli altri tre arrestati sono Massimiliano D'Alba, 20 anni, Salvatore Savignano, 23 anni. Il terzo è stato fermato il giorno dopo l'aggressione Vincenzo Cilona, 20 anni. I giovani sono tutti residenti nella zona. A coordinare le indagini è stato il sostituto procuratore, Gianluca De Leo. I quattro fermati non hanno risposto alle domande della polizia. A riconoscerli e a descriverli agli investigatori è stato Mohanraj Yoganathan. Per alcune notti gli investigatori di Zisa, diretti dal Francesco Accordino, si sono appostati nel quartiere seguendo i movimenti dei giovani. Poi, grazie alle descrizioni di Mohanraj, hanno individuato i quattro componenti della banda. L'investigativa di Zisa, coordinata dall'ispettore Carlo Salvago, è adesso a caccia degli altri sei aggressori.
Il branco ha sorpreso i due amici Tamil mentre stavano festeggiando con una birra il compleanno. In dieci li hanno colpiti con caschi, bottiglie e mazze mentre i due ragazzi erano per strada in via Re
Tancredi, intorno alle 3 del 19 ottobre. Quando i due connazionali, originari dello Sri Lanka, erano già svenuti a terra, la gang ha concluso l'aggressione a calci, pugni e sputi, riducendo in fin di vita uno dei due stranieri. Nessuno li ha soccorsi, nonostante la strada sia un piccolo budello del quartiere pieno di palazzi e un bar fosse ancora aperto a quell'ora. Subramaniam ha 30 anni e lavora con Mohanraj al Cha, un locale dedicato principalmente al rito del tè che si trova vicino al Politeama. Secondo una prima ricostruzione della polizia, l'aggressione sarebbe sfociata per odio razziale. I dieci palermitani non avrebbero sopportato che i ragazzi stranieri frequentassero la stessa panineria del loro gruppo. Già nei giorni precedenti all'aggressione, lo stesso gruppo aveva scagliato alcune pietre contro l'abitazione dei due amici
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