14.28 – Il pranzo in attesa dell’assemblea. A centinaia i manifestanti No Tav hanno raggiunto la baita Clarea, dove stanno pranzando in attesa di un’assemblea convocata per le 14.30. L’area del cantiere del tunnel geognostico della Torino-Lione, poco lontana, è presidiata da un primo cordone di forze dell’ordine al di fuori delle reti di recinzione.
14.24 – La Questura: nessun reato. “E’ integra la rete del cantiere Tav a Chiomonte e nessun atto illegale diretto alla recinzione è stato compiuto”: è quanto si legge in una nota diffusa dalla Questura di Torino. “Alle 12.30 circa, i manifestanti – è scritto nel comunicato – sono giunti a ridosso del primo sbarramento sulla strada sterrata, situato a circa due chilometri dal cantiere LTF, direzione Giaglione. Nella circostanza tale barriera, costituita da una rete, è stata danneggiata in alcuni punti. Successivamente, i manifestanti hanno imboccato i sentieri per procedere nella direzione della valle Clarea. Nessun atto illegale, invece, nei confronti delle reti di cinta del cantiere”.
14.16 – Il comizio improvvisato. Una signora della Val di Susa ha improvvisato un comizio davanti a poliziotti e manifestanti per spiegare le ragioni della protesta. L’atmosfera è abbastanza distesa: gente del corteo interviene nel comizio per esprimere il suo punto di vista, gli agenti sorridono, non intervengono e interloquiscono con i manifestanti. Tutto all’insegna della distensione.
14.00 – No Tav arrivano alla Baita Clarea. Alcune decine di manifestanti sono riusciti, percorrendo impervi sentieri tra i boschi e il fiume Dora, a raggiungere la spianata dove sorge la baita Clarea, la costruzione diventata il simbolo del movimento. I posti di blocco collocati fra le montagne dalle forze dell’ordine sono stati elusi, ma al fondo c’è un forte presidio delle forze dell’ordine. L’area del cantiere è a poche centinaia di metri
13.45 – Il corteo si è frammentato nei boschi di Giaglione. Una volta tornati indietro dalla seconda recinzione, i manifestanti si sono sparpagliati per i sentieri di montagna nel tentativo di raggiungere la Baita Clarea, simbolo della lotta No Tav che però si trova nel mezzo della zona rossa. Le forze dell’ordine presidiano tutti i punti sensibili, ma per ora non si è verificato nessun incidente
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