13.28 – Manifestanti fronteggiano la polizia. Il corteo è arrivato all’altezza di un piccolo ponte vicino alla Baita Clarea. Qui c’è un cordone di forze dell’ordine in assetto anti-sommossa. I manifestanti fronteggiano la polizia da un lato e dall’altro del ponte. Nessun incidente.
13.00 – La manifestazione prova a raggiungere la Baita Clarea. Una volta arrivati alla seconda recinzione, invalicabile, il corteo ha deciso di prendere un altro sentiero per provare a raggiungere la baita simbolo dei No Tav, che, secondo l’ordinanza prefettizia, è in piena zona rossa
12.55 – Il corteo, davanti alla seconda recinzione, decide di tornare indietro. Dopo aver tagliato la prima rete, la testa del corteo è arrivata alla seconda recinzione che, a differenza della prima, è molto più imponente e non può essere abbattuta con le cesoie. Una volta giunti lì davanti, la manifestazione ha fatto retromarcia. Nessun incidente
12.45 – Cesoie in azione violata la prima rete. Le donne che stanno aprendo la manifestazione, cesoie alla mano, hanno cominciato il taglio della prima rete di protezione a difesa dell’area del cantiere Tav di Chiomonte. Una volta aperto un varco le manifestanti stanno passando oltre. Le forze dell’ordine non intervengono
12.40 – Corteo in area off-limits. Le donne valsusine hanno raggiunto la rete di recinzione che impedisce l’accesso alla Val Clarea. A difesa della recinzione sono schierate le forze dell’ordine. Le donne che stanno cercando di avvicinarsi stanno scandendo lo slogan “Le donne della Val Susa si danno da fare, sanno cucire ma anche tagliare”
12.35 – No Tav – Carabinieri arretrano dal blocco. La testa del corteo è arrivata al primo blocco delle forze dell’ordine che però, una volta visti i manifestanti, sono arretrati lasciando sflilare i No Tav
12.30 – Manifestazione si divide per eludere blocchi. Le avanguardie del corteo No tav hanno cominciato a dividersi per cercare di eludere il blocco sulla strada principale. È previsto che si percorrano tre sentieri diversi nei boschi
12.25 – No Tav: “Siamo in 20mila”. Cominciano le prime statistiche sulla partecipazione alla manifestazione contro il cantiere di Chiomonte. Come al solito guerra di cifre fra manifestanti e questura che dice che i partcipanti sono solo poche centinaia
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