A Modena gli antifascisti si sono scontrati con la polizia in assetto antisommossa a difesa di un convegno di Fiamma Tricolore e Forza Nuova organizzato per commemorare la marcia su Roma.
Una vetrata dell'Hotel Europa in corso Vittorio Emanuele, a due passi dal centro dietro l’Accademia militare, è stata infranta e le schegge sono arrivate addosso alla dirigente della Digos e ad un altro poliziotto.
Il corteo, poi, ha sfilato fino a piazza Torre presso il sacrario dei caduti ai pedi della Ghirlandina,
dove si teneva il presidio organizzato da partiti e associazioni del centrosinistra, che la "vibrante protesta" ci tenevano a farla ben lontana dall'evento.
L' Emilia Romagna e, in particolare a Modena e provincia (Sassuolo e Pavullo), è da tempo
terreno di rigurgiti fascisti e di violenze razziste, apertura di circoli neofascisti come il Temple bar e l'associazione "Zang tumb tumb" che fanno capo ad un gruppo di associazioni legate a Aikido e al circolo Rometta 81,il tutto con la copertura di esponenti politici locali della Lega e del Pdl.
Presente all'iniziativa dei fasci Willy Uberti, prima consigliere comunale della Fiamma Tricolore,
e poi rieletto nel 2009 nelle fila del Pdl di Campogalliano.
Ma, ancora una volta, l'apologia di fascismo non è reato per questo Stato: manganelli sugli
antifascisti e libertà d'espressione per i topi di fogna!
E' necessaria una mobilitazione che unisca la costruzione di reti antifasciste in ogni città con la
lotta contro la repressione e lo stato di polizia.
Intanto a Ravenna organizziamo un presidio il 3 novembre davanti al Tribunale che intende processarci per avere manifestato contro il boia Storace.
proletari comunisti-Ravenna
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