Decine di lavoratori con striscioni, altoparlanti e campanacci davanti alla sede del consiglio regionale. Contestazione in aula per i consiglieri Penati e Minetti. Allontanato un sindacalista
Un fitto lancio di uova contro le vetrate di ingresso del Pirellone ha caratterizzato il presidio di lavoratori di aziende in crisi (come Xerox, Maflow, Jabil e San Raffaele), organizzato a Milano in concomitanza con una sessione straordinaria del consiglio regionale della Lombardia dedicata proprio alla situazione occupazionale.
In via Filzi si sono presentati almeno duecento lavoratori di varie sigle sindacali con striscioni, altoparlanti e campanacci.
Nell'aula del consiglio, intanto, la politica discuteva della crisi economica e degli effetti che provoca sui cittadini della Lombardia. Alcuni rappresentanti dei sindacati hanno assistito dalla tribuna ai lavori, che sono stati aperti dall'intervento del governatore Roberto Formigoni. Corrado Delle Donne, sindacalista dello Slai-Cobas, ha contestato Formigoni perché "ha ignorato il caso dell'Alfa Romeo di Arese": è stato subito allontanato dai commessi.
Tre operai in cassaintegrazione hanno cercato di appendere uno striscione di protesta sulla baluastra. Lo striscione è stato subito strappato dai commessi e i tre sono stati portati fuori di peso dagli agenti della Digos mentre i lavoratori gridavano "vergogna" ai consiglieri, in particolare Filippo Penati e Nicole Minetti, lamentando il fatto che fossero indagati e ricordando gli "stipendi d'oro" di cui beneficiano mentre migliaia di lavoratori "sono da anni in cassa integrazione e non riescono ad arrivare alla fine del mese".
La situazione economica anche in Lombardia "è sicuramente pesante e difficile, con una crisi mondiale che si avvita su se stessa", ha detto Formigoni al termine del suo intervento sulla situazione dell'industria e dell'occupazione. Ai giornalisti il governatore ha poi confermato la sua fiducia per il fatto che "la Lombardia è attrezzata con una capacità di risposta positiva". "Dopo la caduta dei livelli di attività conseguente alla crisi economica - ha spiegato il governatore in aula - l'economia lombarda fatica a ritrovare un ritmo di crescita soddisfacente, che consenta di tornare al più presto sui valori pre-crisi".
"La maggior esposizione della economia lombarda sui mercati globali - ha aggiunto Formigoni - ha fatto sì che il meccanismo di trasmissione della crisi sia stato, in Lombardia, più accentuato rispetto ad altre parti del Paese". Il governatore ha quindi elencato una serie di interventi in diverse crisi aziendali, nello sforzo di salvaguardare l'occupazione e la continuità. E ha spiegato che sono state quattro le tipologie di crisi affrontate: quella dovuta alla delocalizzazione di imprese medio-grandi; quella derivante da azioni imprenditoriali spregiudicate; quella della deindustrializzazione di poli industriali; infine quella provocata dal perdurare delle difficoltà economiche e delle criticità finanziarie. (25 ottobre 2011)
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