venerdì 22 aprile 2011

pc 21-22 aprile - alla Fiat Sata gli operai dicono NO a marchionne- alla magneti marelli arriva il piano

Fiat Sata
gli operai dicono NO

"Tra martedì 19 e mercoledì 20 aprile si sono svolte le assemblee della
Fiom-Cgil presso lo stabilimento Sata di Melfi per esaminare l'ipotesi
d'accodo del 31 marzo sull'introduzione dell'Ergo-Uas e il taglio dei 10
minuti di pausa a partire dal 1° gennaio 2012."

"Sull'ipotesi di intesa, la Fiom ha sospeso il giudizio e ha inviato una
lettera, condivisa unanimemente da tutte le Rsu elette nella lista della
Fiom-Cgil alla Fiat-Sata, nella quale si chiedeva all'Azienda chiarimenti
sull'effettiva sperimentazione dell'accordo del 31 marzo."

"Come è noto, la risposta della Fiat-Sata è stata negativa e ha esplicitato
che i 10 minuti di pausa saranno comunque tagliati a partire dal 1° gennaio
2012."

"Alle assemblee hanno partecipato circa 2.000 lavoratrici e lavoratori dello
stabilimento. Al termine è stato chiesto loro se condividessero la scelta
della Fiom di non procedere alla firma dell'intesa vista l'assenza di una
effettiva e agibile sperimentazione sull'Ergo-Uas e sul taglio dei 10 minuti
di pausa."

"Le assemblee hanno votato all'unanimità il consenso alla Fiom di non
firmare conclusivamente l'accordo."

"Con queste assemblee si conferma la volontà dei lavoratori, che già con
2.984 firme avevano sostenuto la posizione della Fiom di non peggiorare le
condizioni di lavoro, ma di aprire una discussione generale sui piani
produttivi e gli investimenti per lo stabilimento Sata di Melfi."



magneti marelli sulmona
arriva il piano marchionne con il si dei sindacati del padrone

Da 15 a 18 turni lavorativi a settimana, con aumento del monte ore per gli straordinari, durante il quale sarà vietato lo sciopero e le relazioni sindacali verranno «blindate». Questi i punti cardine dell'accordo sulla produzione della Nuova Panda, che riguarderà solo 96 operai su 719 della Magneti Marelli di Sulmona. Si tratta di una firma separata, però, visto il «no» della Fiom-Cgil, che non ha sottoscritto il documento, presentato ieri a Confindustria L'Aquila.

Il tanto discusso modello di Pomigliano d'Arco, quindi, tocca solo di striscio lo stabilimento sulmonese, che si appresta a produrre da ottobre i pezzi della nuova utilitaria di casa Fiat. Il patto, che detterà ritmi e umori nel più grande stabilimento del Centro Abruzzo, prevede per la produzione il quasi raddoppio dell'investimento (da 5 a 9 milioni) sulle linee produttive, ma anche l'aumento dei lavoratori impiegati, che salgono da 40 a 96. A regime saranno prodotti bracci e traverse (basi del motore) per 1.300 auto al giorno. Numeri importanti, che potranno inaugurare una nuova stagione nella fabbrica, che viene da tre anni di cassa integrazione ininterrotta. Anche se solo la metà degli operai che ora sono in fermo produttivo forzato (200 persone) saranno ricollocati al lavoro.

Dal punto di vista sindacale, invece, le novità principali riguardano i turni lavorativi, che inglobano il sabato, salendo da 15 a 18 a settimana, per tre fasce giornaliere. Poi gli straordinari, con un'aggiunta di 24 ore a disposizione dell'azienda, sulle 40 stabilite dal contratto nazionale. Periodo durante il quale sarà vietato lo sciopero. Condizioni inaccettabili per la Fiom-Cgil, che punta il dito sulla clausola di responsabilità, (già estesa a Mirafiori e Pomigliano), che vincola sindacati, Rsu e lavoratori al rispetto di tutte le clausole del contratto, pena la perdita di contributi e permessi sindacali.

«Riteniamo inaccettabile la proposta», sostiene Alfredo Fegatelli, «perché fortemente lesiva dei diritti fondamentali dei lavoratori. Si apre la strada pericolosa a una disparità di trattamenti con lavoratori che a parità di turnazioni avranno retribuzioni diverse». Di tutt'altro spirito le dichiarazioni della Fim e della Uilm, che si dicono soddisfatte. «L'investimento milionario sul sito sulmonese», dice Roberto Di Pardo (Uilm), «testimonia l'interesse che si ha nei suoi confronti. Rappresenta inoltre una scommessa per il futuro, ci aspettiamo infatti che la produzione aumenti anche con nuove commesse legate a Mirafiori». «Siamo soddisfatti perchè l'azienda ha già iniziato i lavori sulle linee», conclude Dante Carrabia (Fim Cisl), «segno che l'impegno è concreto».

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