l'esplosione e il ferimento grave di 7 operai- di cui due a rischio
gravissimo di perdere la vita- sono l'ultimo crimine sul fronte della
sicurezza sul lavoro
i padroni sono assassini - le istituzioni complici - il governo intanto
peggiora la situazione
i sindacati confederali tutti al di là del momento del fatto non fanno
nulla - rsu e rls partecipano, tranne rare eccezioni
alla gestione criminale della sicurezza -
precarietà, ricatto occupazionale, leggi sull'immigrazione fanno il resto
la rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro è stato finora
l'unico strumento generale di contrasto di tutto questo dalla Thyssen
all'Ilva, da Palermo a Molfetta, da Roma al porto di ravenna...
ma pochi la hanno utilizzata e molti l'hannno boicottata - in primis nel
nostro campo i sindacati di base - tranne lo slai cobas per il sindacato di
classe -
altri mettono su patetiche e pietistiche,convegnistiche, strumentali e
inutili 'imitazioni per settarismo, mentalità ristretta, incomprensione
politica e di classe della questione
ma la rete resta l'unica reale proposta nazionale per la denuncia, il
contrasto la mobilitazione
fare della rete lo strumento per colpire a livello unitario di massa i
padroni assassini, il governo e i loro complici all'interno e nel percorso
della indispensabile rivoluzione politica e sociale che metta fine
all'orrore senza fine delle morti sul lavoro, per costruire uno stato un
governo basato sul primato della vita operaia e proletaria e non sul
profitto
l'azione immediata in prima persona da subito nelle fabbriche e nei
territori segnati dalla morte per il lavoro
la manifestazione e l'assemblea nazionale in occasione della conlusione del
processo Thyssen
sono le scadenze attuali di questa guerra di classe che porteremo fino in
fondo
rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro
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