Da articoli usciti sulla questione Berlusconi/Veronica
...La questione Berlusconi/Veronica Lario/Casoria sta mettendo in scena, pur se in forme anche grottesche, un aspetto del moderno fascismo.
Per questo nessuno, e tanto meno chi è comunista, può starsene zitto. Parafrasando Marx, il fascismo in Italia una prima volta si è presentato in “tragedia” ora si presenta in “farsa”.
... l’uso delle donne, come oche alla corte dell’imperatore, l’ideologia maschilista, ossessiva, l’idea di Berlusconi e della sua “corte” che lui può tutto e che ciò che tocca, pur se è “merda”, diventa per il fatto stesso che lo fa Berlusconi legittimo e bello, stanno dimostrando anche questo.
La prostituzione a fini di carriera/spettacolo, o politico/elettorale che viene praticata e legittimata; la
pornografia dello spettacolo; una sorta di rinnovato e moderno “ius prime noctis” per il piacere dell’imperatore; vogliono dire cultura e pratica dello stupro che viene reso legittimo...
...siamo di fronte ad una prostituzione organizzata, ad un presidente del Consiglio che si fa primo magnaccia o “utilizzatore finale”,
...la concezione di Berlusconi e della sua corte (anche femminile) sulle donne, la considerazione del loro ruolo nella società, sono di fatto una cartina di tornasole, la punta di iceberg, dell’ideologia e del grado di inciviltà di una casta che, non potendo più nascondere e mentire, ormai rivendica pubblicamente come “legittima” espressione di un sentire di massa quel modo di vivere e di concezione... dichiarando apertamente che la concezione del loro sistema è quella che noi chiamiamo sinteticamente “moderno medioevo”; quella per cui “Dio, Patria e Famiglia” vale per gli altri, deve essere imposta anche con la legge alla gente, ma non vale per sè...
... il potere viene usato per rendere legittimo solo per sé ciò che è reato per gli altri. L’abuso da parte di Berlusconi della sua carica istituzionale per imporre le veline e i delinquenti nelle liste, per dispensare regali, per stravolgere le regole politiche-elettorali, per viaggiare con i soldi dello Stato per incontrare un “amico” già inquisito e partecipare ad una festa di 18enne; le vergognose cose dette e fatte all’estero; l’uso personale di mass media, ecc., ecc., non sono cose “sbagliate”, ma – come dice Veronica Lario – ciarpame politico.
L’aperta violazione delle leggi, lo stravolgimento delle regole di uno stato da parte di chi dovrebbe essere garante di quelle leggi e regole, equivale ad una sorta di colpo di stato permanente. Questo è una forma di fascismo – nato dall’interno stesso delle istituzioni democratico borghesi, usando gli stessi strumenti della democrazia borghese...
Sulla vicenda Veronica Lario la posizione della “opposizione “ è partita con la dichiarazione che si
trattava di “un fatto privato...”...
Veronica Lario ha detto delle sacrosante verità. Ha fatto delle analisi e denunce di fatti pubblici, niente affatto privati, ha mostrato che “l’imperatore è nudo” e che non bisogna lasciarlo agire; che un paese non si può lasciar governare da chi non “sta bene”, da chi è fuori di testa; Veronica Lario ha visto dall’interno il “nero” profondo dell’ideologia, della prassi, l’abuso di potere di Berlusconi e lo ha indicato pubblicamente...
...Dalla “sinistra” ex parlamentare ed extraparlamentare emerge una scarsa comprensione di tutto questo. Una ottusità politica (“gossip sconcio... di cui non se ne può più”) che non coglie che tutto lo schifo, imbarbarimento che sta emergendo sulle vicende “veline” non è altra cosa dall’affossamento della giustizia, dalla dittatura personale antiparlamento, dal razzismo, non è altra cosa dallo sciacallaggio verso le popolazioni terremotate, dalle insostenibili performance all’estero, ecc., dal disprezzo verso la gente...; è parte del moderno fascismo...
Contro il potere di Berlusconi, espressione del moderno fascismo in formazione e in trasformazione come regime che via via occupa e stravolge tutti i posti, tutti i settori strutturali e sovrastrutturali della società, che usa il potere per ottenere un consenso populista, serve la denuncia e l’opposizione politica rivoluzionaria.
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