Il dissenso non si licenzia!precariato sociale
[Appello per il reintegro al lavoro di Damiano Piccione]
Damiano Piccione è un giovane operaio edile che ha a cuore il suo futuro e quello di tutti, non rimanendo indifferente agli attacchi continui ai lavoratori e alle lavoratrici.
Come operaio si è sempre contraddistinto per l'impegno, per la sicurezza sui luoghi di lavoro, che nel campo edile è uno di quei costi che i padroni tagliano molto volentieri.
E' un operaio come molti che però non rimane indifferente a ciò che capita intorno a lui, s'informa, si organizza e lotta per i propri diritti, come dovrebbero fare molti più lavoratori.
Con questo spirito Damiano ha partecipato alla contestazione contro il leader della Cisl Bonanni alla festa del Pd. Con lo spirito di chi non si ritiene un numero da mettere a bilancio ma un lavoratore che ha delle cose da dire a chi, con metodo, sta svendendo i diritti dei lavoratori.
Ha partecipato alla contestazione ed è stato riconosciuto da alcuni esponenti della Cisl con cui aveva animatamente discusso molte volte, visto il ruolo di responsabile della sicurezza e da RSU di cantiere che aveva ricoperto in passato.
Uno di loro, in particolare, come si può ben vedere nei video diffusi, tentò di colpirlo con una sedia.
Da qui la rappresaglia di padroni e sindacato: la ditta per cui Damiano lavorava, ITINERA S.p.A. del gruppo Gavio, il 9 ottobre gli comunicava, dopo averlo sospeso, il licenziamento per giusta causa (ex art.2119 c.c.), perché riconosciuto in televisione e sui giornali tra i contestatori a Bonanni.
Il grimaldello per licenziarlo?
Quel giorno Damiano era in malattia, certificata dal medico addetto ai controlli da parte dell'INPS. E' bene notare che Damiano aveva già ricevuto i controlli in mattinata. Soprattutto, l'INPS non gli aveva contestato nulla.
Itinera S.p.a, evidentemente ben consigliata, gli contesta di aver rotto i suoi impegni ed obblighi lavorativi nei riguardi dell'azienda, con cavilli legali di raro utilizzo nelle cause tra lavoratori e padroni.
La verità è che Damiano è stato licenziato perché ha dissentito all'ordine di pace sociale imposto per smembrare il contratto collettivo dei metalmeccanici, per erodere i diritti di tutti i lavoratori e delle lavoratrici.
Saranno le udienze del giudice del lavoro a parlare dal punto di vista legale.
In questa vicenda, noi chiediamo che a Damiano non sia tolto per rappresaglia il suo diritto al lavoro e al dissenso!
Chiediamo l'immediato reintegro di Damiano Piccione presso l'azienda ITINERA S.p.A.
per adesioni: ildissensononsilicenzia@gmail.com
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