Nonostante l'azione congiunta fim-cisl e confindustria per isolare la rsu fiom, con tanto di lettere inviate alla segreteria fiom anche da parte dei padroni per cercare di delegittimare i delegati sindacali che hanno giustamente protestato contro la sede della fim-cisl di treviglio, iniziativa respinta dalla segreteria di bergamo che confermava la rsu di fabbrica.
In questi giorni continua la lotta con scioperi improvvisi, cortei interni e picchetti ai cancelli degli operai per riconquistare il tavolo nella trattativa del rinnovo del contratto aziendale che l'azienda si rifiuta di avviare.
Un contratto in cui l'azienda vorrebbe inserire stile Pomigliano attacchi alla malattia non pagando i primi 3 giorni e altri peggioramenti. Ultima trovata aziendale, dopo che la fim aveva fatto la sua parte dichiarando nei giorni scorsi di voler proseguire le trattative in maniera separata "visto il clima di intimidazioni e insulti" della rsu fiom, ora per cercare di spezzare la lotta che va avanti con circa 30 ore di sciopero tenedo conto anche quelli fatti contro le deroghe al contratto, l'azienda aveva annunciato di voler mettere in cassa integrazione 700 dipendenti e tenendo conto che gli impiegati sono 400 anche circa 300 operai. Poi visto che il lavoro sulle linee c'è ha fatto dietrofront dicendo che si è sbagliata e che la cassa riguarda solo gli impiegati o meglio che "la richiesta per 700 dipendenti su 1300 è da intendersi come domanda massima!!!
Mentre continua inesorabile la perdita di tessere e di consenso da parte della fim, questa mattina la fiom ha tenuto picchetti e assemblea ai cancelli all'entrata con la presenza di circa 600 lavoratori, in cui si è verificato uno sfondamento da parte di un dirigente....
La battaglia della fiom same è una battaglia che riguarda anche le altre fabbriche, ma che si sta giocando nell'isolamento da parte delle altre rsu fiom delle grandi fabbriche di bergamo, basti pensare che delle migliaia di email di solidarietà arrivate dopo le contestazioni delle uova solo 3 riguardano delegati fiom di bergamo e che proprio in questi giorni alla tenaris dalmine fim-fiom-uilm stanno presentando ai lavoratori una piattaforma per il rinnovo dell'integrativo aziendale
unitariamente e al servizio del piano di ristrutturazione di padron rocca e che porterà nel giro di qualche anno al taglio di oltre 500 lavoratori nello stabilimento e già oggi ha portato spostamenti nei vari reparti, recuperi produttivi al sabato e massima flessibilità sulla turnistica.
SAME DI TREVIGLIO: DURANTE UN PRESIDIO DEI LAVORATORI UN DIRIGENTE NON SI FERMA E FORZA CON L’AUTO LA PROTESTA. UN DELEGATO FIOM FINISCE AL PRONTO SOCCORSO
Bergamo, giovedì 4 novembre 2010
“Tutti gli altri dirigenti si erano fermati, alcuni avevano parcheggiato fuori, mentre quello ha forzato il presidio”: uno dei delegati FIOM-CGIL descrive così quanto accaduto questa mattina attorno alle 9.15 davanti ad un ingresso laterale della Same di Treviglio, quello di via Isser.
Dalle 6.45 era in corso un presidio di protesta indetto dalla RSU FIOM-CGIL davanti ad uno dei cancelli della storica azienda che produce macchine agricole e che occupa 1300 persone nella provincia di Bergamo.
Una ventina di lavoratori stava di fronte ai cancelli per protestare contro la decisione della Same di interrompere le relazioni sindacali e, di conseguenza, il tavolo della trattativa per il rinnovo del contratto aziendale. Il 15 ottobre Confindustria aveva, infatti, annunciato per iscritto al sindacato che “è da ritenersi sospeso il negoziato sul rinnovo del Premio di Risultato aziendale ed ogni altro confronto sindacale con FIOM”. La lettera conteneva l’invito “a verificare la partecipazione a tali azioni (quelle di Treviglio del 30 settembre scorso, ndr) dei referenti sindacali Same Deutz Fahr Italia spa”.
“Poi, il fatto gravissimo: un dirigente della Same ha di fatto investito ai cancelli un nostro delegato” continua un altro RSU FIOM. “E, ancor peggio, il dirigente non ha prestato soccorso né si è fermato”.
Dopo essere stato condotto al Pronto Soccorso di Treviglio per accertamenti sanitari (ha avuto una prognosi di 7 giorni con il rischio di complicazioni ad u a gamba), il lavoratore ha sporto denuncia.
“Quanto accaduto oggi è davvero molto grave, lo condanniamo ed esprimiamo solidarietà al delegato vittima dell’incidente” commenta Eugenio Borella, segretario generale provinciale della FIOM-CGIL di Bergamo. “Chiediamo alla direzione della Same, unendoci alla richiesta della stessa RSU, di prendere urgentemente provvedimenti contro il dirigente responsabile del fatto”.
Nessun commento:
Posta un commento