Sciopero vero oggi ad Acciaierie d'Italia Taranto, con picchetti e blocco dei cancelli, non solo all'appalto ma anche alle portinerie dell'ex Ilva, in particolare alla portineria A. Da tempo non si vedeva uno sciopero così. L'azienda ha sempre usato la "comandata" per blocottare gli scioperi, creando oggettivamente una sfiducia sulla riuscita dello sciopero; per questo è importante l'opposizione che c'è stata alla comandata allargata con i massicci picchetti.
Lo stato della vertenza: cassintegrazione permanente per migliaia di operai, che annuncia esuberi strutturali, la mancanza di prospettive reali, i problemi della sicurezza, il ruolo del governo a tutela solo degli interessi padronali, hanno trovato oggi una risposta vera degli operai. I pochissimi operai che volevano entrare vengono giustamente bloccati.
Lo Slai cobas aveva colto il senso di questo sciopero e di ciò che succede concretamente in fabbrica, dando indicazione di blocco effettivo della fabbrica.
Lo sciopero di oggi è un passo avanti rispetto alla situazione precedente.
Ma le ragioni e lo scopo dello sciopero portati dai sindacati confederali e Usb volti soltanto a chiedere un Tavolo al governo, chiaramente necessario, sono insufficienti. Lo Slai cobas ha riproposto la piattaforma operaia (vedi parte ultima del volantino distribuito questa mattina durante i presidi),contro fumose e generiche parole, come "transizione ecologica". La fabbrica si risana con gli operai dentro e garantendo lavoro, salario, diritti a tutti i lavoratori.
La lunga giornata di lotta e' continuata col blocco delle portinerie anche al secondo turno. Alle 18 gli attivisti principali - Slai cobas compresi - si sono ritrovati alla port A, che e' stata oggi, grazie alla contestazione della Morselli, il centro dello sciopero - per decidere come continuare la mobilitazione.
La proposta dello Slai cobas e' una iniziativa alla settimana con sciopero/blocco e altre proposte creative da non rendere pubbliche, decise in una assemblea generale; un vero ultimatum da dare al governo; una piattaforma operaia chiara - ne esiste una indicata dallo Slai cobas, ma proprio per questa etichettazione di difficile accoglimento da parte di Fiom, Fim, Uilm, Usb, benchè sostenuta dagli operai che nei mesi scorsi l'hanno firmata in centinaia.
Le direzioni sindacali alla fine della giornata hanno proposto assemblee generali esterne di due ore sul piazzale e affrontare in esse la continuità' della lotta con una prospettiva di grande manifestazione a Roma. Un operaio Slai cobas ha proposto una cassa di resistenza - ci sono state obiezioni confederali e contrarietà da parte dell'Usb - ma se ne dovra' riparlare nelle assemblee.
IL VOLANTINO PORTATO AGLI OPERAI
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