sabato 7 maggio 2022

pc 7 maggio - Crollo delle borse… l’economia mondiale peggiora ogni giorno di più… tra guerre e distruzioni

 

Qualche giorno fa la decisione della Banca centrale degli Stati Uniti (Fed) di alzare i tassi di interessi di 50 punti base (cioè dello 0,5%!), e quindi immettere momentaneamente meno soldi freschi nell’economia per cercare di contrastare l’aumento dei prezzi aveva scatenato l’“euforia” dei padroni che giocano in borsa con una serie di acquisti di vari titoli da cui quelli tecnologici che rendono di più. Ma “La luna di miele tra Fed e mercati è stata solo un miraggio.” Dice il quotidiano Milano Finanza di ieri. E “…  ieri le borse d’oltreoceano sono crollate a picco fin dalle prime battute, trascinando con sé anche le piazze europee.” Perché nonostante queste manovre finanziarie “il mercato ha razionalizzato … che le conseguenze su crescita e bilanci aziendali restano incerte.” Da notare il linguaggio sempre assurdo degli “economisti”.

Naturalmente è sempre il contesto quello che conta e in questo caso viene ribadito il fatto che l’economia è intrecciata a livello mondiale! Infatti, l’articolo tira in ballo sia l’attuale “debolezza” dell’economia cinese che la guerra in Ucraina che però viene ridotta ad “un ulteriore elemento di preoccupazione.”!

Quindi il “nervosismo” del “mercato” ha fatto una “Vittima illustre” e cioè il “Nasdaq, il listino dei titoli tecnologici di tipo growth [a più alta crescita di profitti, ndr] che più di tutti soffrono l’aumento del costo del denaro”.


L’altra “preoccupazione” (che in realtà è sempre la prima per tutti i padroni” è il “costo del lavoro”: “A colpire il mercato sono stati anche i dati sul mercato del lavoro, che ha visto un rialzo del costo della manodopera inatteso.” Questo, negli USA, perché c’è un grande movimento contraddittorio nella classe lavoratrice fatto, tra l’altro, di licenziamenti, riassunzioni, spostamenti all’interno del paese, “impossibilità” di trovare lavoratori “formati” per le nuove produzioni altamente tecnologiche e sussidi statali, e proprio questi segnano il lato forte di questa contraddizione perché, riporta il quotidiano: “Le richieste di sussidi di disoccupazione sono inoltre aumentate di 19mila unità a quota 200mila, mentre gli economisti si aspettavano una lettura a 182mila.” Salta agli occhi l’attenzione che i padroni della finanza, che investono miliardi, dedicano a poche migliaia in più di disoccupati! Rivelando senza volerlo il vero motore dei loro profitti, e cioè lo sfruttamento della classe operaia.

L’articolo di MF sottolinea anche il legame che c’è tra i “mercati” e le borse dicendo che: “… l’Europa dal canto suo ha seguito per tutta la giornata le indicazioni provenienti da oltreoceano.” E ne ha subito le conseguenze.

Insomma i capitalisti-imperialisti di tutto il mondo hanno una così grande fame di profitti che li acceca, tanto da trattare una guerra in corso come quella in Ucraina, che porta con sé morte e distruzione come “un ulteriore elemento di preoccupazione” per gli affari; questo atteggiamento viene riservato a tutte le altre in corso nel mondo!, e non è certo una novità, visto che è l’essenza stessa di questo sistema che deve essere rovesciato quanto prima per mettere fine all’orrore senza fine.

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