1° Maggio - abbiamo da festeggiare solo le nostre lotte, ma la nostra condizione sempre peggiore richiede una marcia in più
Uniamo le lotte, per elevarle, per porre fine a questo sistema barbaro, marcio, guerrafondaio, sessista, razzista.
In questo 1° Maggio non basterebbero fogli
e fogli per denunciare la condizione di lavoro di noi donne,
delle lavoratrici, delle immigrate. Se prima stavamo male, i tre
anni di pandemia ci hanno portato ancora più in basso se è
possibile.
Tantissime di noi hanno perso il lavoro,
il lavoro misero, precario con tanto sfruttamento e pochissimi
soldi si è esteso dalle piccole realtà lavorative alle grandi,
moriamo sempre di più, di fatica, di mancanza di sicurezza nelle
fabbriche come nelle campagne: le nostre vite non valgono, i
nostri corpi valgono solo se, messi sotto torchio, permettono
più profitti ai padroni piccoli e grandi; come le nostre vite
sono appese a un filo per gli uomini che odiano le donne e che
trovano linfa al loro odio in questo sistema borghese fascista,
che al massimo versa lacrime di coccodrillo sempre il giorno
dopo...
Ambra, postina di 29 anni, l'ultima che ha perso la vita |
A noi fanno schifo mass media, partiti di
governo e in parlamento, ministre che anche in questa giornata
ci diranno come sono tristi e indignati della nostra condizione
di discriminazione, oppressione, per poi il giorno dopo
mantenere e peggiorare le nostre vite, continuare a farci
ammalare e uccidere, a cercare di toglierci i diritti (quello
sull'aborto non vedono l'ora di spazzarlo via); mentre si auto
applaudono per miseri, ipocriti interventi che sono un'offesa
per noi e i nostri figli (come l'assegno familiare unico i cui
fondi sono presi togliendoli da altre voci del nostro stesso
salario, o la gran cassa sul congedo parentale quando il tempo
di lavoro diventa sempre più ridotto)
Noi siamo furiose che a tutto questo ora,
per i loro sporchi interessi imperialisti, hanno aggiunto la
maledetta guerra! Niente più speranze di soldi per la sanità,
per la salute e la sicurezza, per i servizi sociali, per la
scuola, tutto per l'aumento delle spese militari! E la loro
guerra viene anche in casa con il carovita, con l'aumento dei
carichi di lavoro in casa, per noi che dobbiamo arrabattarci con
sempre meno soldi. Ma ciò che più ci fa arrabbiare e non
sopportiamo è ancora una volta l'ipocrito uso delle donne, della
condizione terribile delle donne ucraine e dei bambini per fare
propaganda di guerra, per alimentare ed estendere la guerra
interimperialista Russia/Nato Usa; ogni paese imperialista, gli
Usa in testa, ma segue a ruota il governo italiano, parlano
delle donne, anche di stupri di guerra, quando loro sono i
caporioni con gli eserciti fascisti, di violenze, torture
sessuali, stupri, dall'Irak, alla Siria, ai Balcani, alla
Somalia, ecc. E ora il governo italiano usa anche l'accoglienza
delle donne e bambini ucraini, per nascondere le morti che
continuano di donne e bambini nei nostri mari, e i campi lager
in cui vengono accolti le altre profughe nel nostro paese.
Noi in questo 1°
Maggio dobbiamo dire, dirci che tutto questo non dobbiamo, non
possiamo accettarlo!
Un nostro slogan
dice: Scateniamo la furia delle donne come forza poderosa
della rivoluzione!
Per trasformare questo giusto slogan in
passi concreti, dobbiamo fare più lotte, elevare ed estendere le
lotte che facciamo, ma soprattutto unirci, organizzarci,
partecipare in tante all'Assemblea Donne/Lavoratrici (che
organizzerà un prossimo incontro nazionale ai primi di
giugno).
Questa battaglia deve essere sempre più
presa nelle mani dalle operaie, da tutte le lavoratrici, dalle
immigrate, perchè le donne proletarie non hanno una o due catene
da spezzare ma tutte, e tutta la vita da cambiare e hanno
bisogno di rovesciare questo barbara società dalla terra al
cielo, per un mondo nuovo, per il socialismo!
Per questo occorre sì un
femminismo, ma un femminismo proletario
rivoluzionario!
MFPR
1° Maggio 2022
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