lunedì 13 dicembre 2021

Denuncia politica - GOVERNO: QUATTRO SOLDI PER POLITICHE "PASSIVE" SUL LAVORO E NO AL CONTRASTO VERO ALLE DELOCALIZZAZIONI

La "strategia" del governo, il "maxi piano" sul lavoro è... "niente lavoro".

I soldi che il governo pensa di stanziare, presi soprattutto dai fondi del Pnrr, 7,2 miliardi, dovrebbero infatti andare alla Formazione, al programma GOL (Garanzia occupabilità dei lavoratori) rivolto ai cassintegrati, a disoccupati, a chi percepisce il reddito di cittadinanza, persone svantaggiate, e che prevede "5 percorsi di attivazione in base al profilo di occupabilità dei destinatari".

Cambiano nomi, ma la sostanza è la stessa che già tanti lavoratori cassintegrati, licenziati hanno amaramente sperimentato: obblighi, vessazioni per corsi di formazione, il più delle volte inutili o fatti ad operai già iper qualificati, e comunque senza alcuna prospettiva di lavoro; colloqui al collocamento, dove ora dicono che non conta solo il profilo lavorativo, ma anche le attitudini, le caratteristiche psicologiche (vale a dire la disponibilità, l'arrendevolezza ai piani delle aziende), tanto che a volte i colloqui avvengono con psicologi, chiaramente ben pagati.

Percorsi obbligatori per non perdere la cassintegrazione, percorsi umilianti, in cui il problema diventa che sei tu lavoratore "non adatto", non disponibile a riqualificarti, a nuove competenze, che sei in "ritardo" - rispetto alla "corsa" del capitale. 
E in questo ambito le "nuove competenze derivanti dalle transizioni digitali ed ecologiche (la cosiddetta "economia green") e/o dagli effetti della pandemia" sono fattore di messa fuori dal lavoro, dal mercato lavorativo, perchè sei tu non adeguato.
Quindi, molti soldi e soldi ai padroni, soldi ad una orda di "professionisti/taglia testa", pochi miliardi, non certo per il lavoro, per tenere lavoratori, cassintegrati, disoccupati in attesa di improbabili chiamate individuali, a tempo determinato, lontane. 
E queste le chiamano "politiche attive del lavoro"
In questa logica, di "tappeti d'oro per i padroni", che possono fare e avere tutto, si colloca anche la politica del governo sulle delocalizzazioni.

Il Ministro del Lavoro, Orlando, alle 200 operaie in presidio da un mese alla Saga

Coffee della multinazionale Evoca - che chiude bellamente nel bolognese e se ne va in Romania per tagliare i costi e fare più profitti, sulla scia di tante altre fabbriche, dalla Gkn, alla Whirpool, alla Tessitura di Mottola, alla Fedex, ecc. (e ogni giorno la lista si allunga) - ha detto: «Bloccarle è impossibile, si può invece impedire che avvengano con un whatsapp», «Non si tratta di impedire di spostare un’attività, questo è impossibile in un’economia di mercato». 

Poi nel dare conto della annunciata legge contro le delocalizzazioni, ha giustificato la stasi in corso dicendo: «Questo governo è complicato e ha molte sensibilità»
Le "sensibilità" di tenere insieme Letta e Salvini e Renzi... Il governo non può certo occuparsi delle "sensibilità" di migliaia di operai, di donne, di giovani lavoratori...

Alle operaie della saga Coffee, come a tutte le operaie e operai da un giorno all'altro buttate per la strada in tante parti d'Italia, che pretendono la ripresa del lavoro, cosa ha annunciato Orlando? "l’impegno del governo sotto forma di ammortizzatori, formazione e contributi per fare rinascere l’attività quando e se ce ne saranno le condizioni".  Mentre tutta la "legge" sulle delocalizzazioni si ridurrebbe a «costruire le condizioni perché non avvengano nottetempo, con un whatsapp, un’email». O in videoconferenza, come successo tre giorni fa ai lavoratori della torinese Yazaki, licenziati via webcam causa delocalizzazione in Portogallo".

Quindi: le aziende possono andarsene - unica richiesta, farlo in maniera più "civile"; gli operai che per anni sono stati sfruttati devono aspettare, bene che vada, cassintegrazione e corsi di formazione. 

Così il governo borghese chiama i lavoratori e le lavoratrici ad adeguarsi ad un "diverso modello economico" dei capitalisti. 

NOI CHIAMIAMO GLI OPERAI E LE OPERAIE A NON PERDERE TEMPO E SALUTE NEL "CHIEDERE" DIFESA E DIRITTI AL GOVERNO, MA A LOTTARE FINO IN FONDO PER ROVESCIARE QUESTO COME TUTTI I GOVERNI DEI PADRONI! 

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