UN ACCORDO CONTRO LA SOLIDARIETÀ TRA GLI OPERAI
La Piaggio, FIM, UILM, UGL hanno completato il colpo di mano
contro i diritti dei lavoratori. Non hanno firmato questa volta il
solito accordo di svendita degli interessi dei lavoratori. Si sono
spinti oltre.
Grazie ad uno degli ultimi regali dei
governi Berlusconi, hanno potuto firmare il cosiddeto ACCORDO
DI PROSSIMITÀ che deroga alle poche leggi che, seppur molto
parzialmente, tutelano i lavoratori precari, minando ogni
certezza del diritto per i lavoratori: per essi non valgono le leggi
dello Stato visto che i padroni possono aggirarle servendosi
della firma di sindacati compiacenti.
Un accordo che FIM, UILM e
UGL hanno potuto formalmente firmare perchè hanno la
maggioranza della RSU.
Ma hanno in ogni caso dovuto
aspettare l’autunno, quando la produzione è bassa, fidando
sulla non reazione dei lavoratori fissi, che non vengono toccati
immediatamente dall’accordo, e nel consenso di quelli a
termine che sperano il prossimo anno di essere richiamati
dall’azienda, illusi e spinti dalle necessità a
guardare le briciole nel piatto ora senza vedere cosa
significhi domani per loro e per l’insieme di tutti i lavoratori:
una vita senza certezze, di ricatto, di umiliazione, di
competizione con gli altri compagni di lavoro, senza altra
prospettiva che ricevere una lisciatina dal padrone e altre
promesse che prima o poi…..
FIM, UILM e UGL sbandierano
anche, senza vergogna, come grande conquista sindacale le 50
assunzioni a tempo indeterminato entro marzo, offendendo
ulteriormente la dignità e l’intelligenza dei lavoratori.
Prima
di tutto: l’azienda ha il totale arbitrio nella scelta “ sulla
base di specifica valutazione professionale”, da leggere come
valutazione della fedeltà all’azienda e della totale
disponibiltà alla flessibilità oraria e agli straordinari.
Secondo: la Piaggio darà ai solo sindacati firmatari le
informazioni sulle assunzioni, trattate come affare privato tra soci,
escludendo il resto della RSU e negando a tutti i lavoratori il
diritto a sapere e controllare. Terzo: negli ultimi anni
ci sono state tra le 70/100 uscite annue tra NASPI e pensioni.
Quarto: chiunque capisce che, se vuole produrre, l’azienda deve
assumere, e se gli vengono concessi a piacere operai stagionali
assumerà meno occupati stabili.
Come corvi e avvoltoi i
sindacati firmatari si avventano sulle spoglie dei diritti dei
lavoratori che stanno contribuendo a distruggere. Diritti che
furono il risultato di lotte durissime, costate
tantissimo a tutti quegli operai che credevano che lottare per la
dignità di chi lavora fosse un dovere per sè e per quelli che
sarebbero venuti dopo di loro. Un’eredità lasciata con
fiducia nella convinzione che la solidarietà tra i lavoratori
vada oltre il proprio presente.
COMITATO OPERAI PIAGGIO
da operai contro
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