domenica 12 dicembre 2021

Internazionalismo - parlano i maosti indiani - terza parte

 Parla il portavoce del Comitato Centrale del Partito Comunista dell'India (maoista) - terza parte

D: Quanta parte dell'India è stata liberata dalla rivoluzione? Il movimento rivoluzionario è attualmente in crescita?


Abbiamo zone di guerriglia con l'obiettivo di trasformarle basi d’appoggio. Le zone di guerriglia hanno basi guerrigliere. Le basi guerrigliere sono di natura transitoria. Queste basi guerrigliere costituiranno i punti nevralgici all'interno delle zone guerrigliere per lo sviluppo di un partito forte, di un forte esercito di liberazione popolare e di un fronte unito, creando allo stesso tempo le condizioni favorevoli per la creazione di aree liberate, sviluppando per salti il potere politico e accelerando il ritmo della rivoluzione. Intensificando la rivoluzione agraria, in queste basi la terra deve essere redistribuita secondo il principio “la terra ai contadini” si deve promuovere tra il popolo il movimento cooperativo per sviluppare l'agricoltura. Quindi, la base guerrigliera è la forma embrionale dello Stato di Nuova Democrazia. Perciò la formazione di basi guerrigliere rappresenta un avanzamento significativo nel processo di costruzione basi d’appoggio, avrà un forte impatto sul popolo nelle aree circostanti le basi guerrigliere e le ispirerà a partecipare più ampiamente alla guerra popolare.

Il partito sta lavorando con l'obiettivo di fare de Bihar-Jharkhand e Dandakaranya delle aree liberate. In tutto il paese ci sono comitati di Area Speciale/Zona Speciale/Stato, il nome cambia nei vari stati. Nel movimento, per effetto dell'offensiva nemica e di debolezze soggettive, ci sono alti e bassi, svolte e tornanti. Ma, nel complesso, il partito è fermamente convito che il movimento rivoluzionario indiano sta avanzando col chiaro obiettivo di conquistare il potere statale popolare attraverso la realizzazione della Rivoluzione di Nuova Democrazia guidata dalla teoria del marxismo-leninismo maoismo lungo la via della guerra popolare di lunga durata. La via è stata illuminata dai sacrifici del popolo rivoluzionario, degli attivisti, dei combattenti e dei quadri di diversi livelli del Partito, del PLGA e degli organi del Fronte Unito strategico e tattico.



D: Naturalmente nelle zone di liberazione sono state attuate molte politiche al servizio del popolo. Potresti descrivere quali politiche sono state attuate, ad esempio nel settore sanitario e dell'istruzione?


Sì. Nelle basi guerrigliere i Comitati Rivoluzionari Popolari si occupano della sanità, dell'istruzione e di ogni tipo di attività si assistenza del popolo. In Dandakaranya questo si chiama "Janatana Sarkar". In Bihar-Jharkhand il lavoro è svolto dal Comitato Krantikari Kisan (KKC) (Comitato dei contadini rivoluzionari) e ora si stanno costruendo i CRP. I CRP si occupano anche della riforma agraria. Questo lo spiegherò rispondendo ad altre domande. Il CRP è il fronte unito strategico di proletariato, contadini, piccola borghesia e borghesia nazionale e ha un suo statuto politico. Funziona secondo il suo statuto politico.

Il CRP ha 9 dipartimenti: finanza, difesa, agricoltura, salute, istruzione e cultura, magistratura, sicurezza forestale e pubbliche relazioni. Questi dipartimenti e organismi si occupano della salute e forniscono al popolo le cure necessarie. I medici si recano quotidianamente tra la gente per curarla. I medici del PLGA addestrano i medici del CRP e questi a loro volta addestrano quelli del CRP a livello di villaggio. Si destinano risorse per la salute del popolo. I CRP destinano alla sanità il 20% del bilancio annuale. Organizzano inoltre il trasporto dei pazienti più gravi negli ospedali delle aree urbane, con l'aiuto finanziario e tecnico del CRP di livello superiore e del Comitato del Partito. I medici educano all’igiene e tengono corsi per diffondere conoscenza scientifica sul corpo umano, sulle malattie e su come curarle. Particolare attenzione è rivolta a rimuovere pregiudizi e credenze che ancora persistono nel popolo a causa della mancanza per tante generazioni di un'istruzione anche elementare e anche allla salute delle donne. Rispetto al passato c'è un grande cambiamento nel popolo nella visione della salute. I dipartimenti sanitari hanno pubblicato opuscoli che danno le conoscenze generali sulla salute e sui farmaci allopatici. Hanno anche pubblicato testi di erboristeria con foto di erbe. I medici, che sono tutti compagni tribali, imparano l'inglese per identificare i nomi dei framaci.

Venendo all'istruzione, il Partito stanzia fondi speciali a questo scopo. I CRP gestiscono le scuole a livello di villaggio e anche scuole residenziali a livello di panchayat (che raccolgono una popolazione tra 500 e 3000). È interessante notare che, nonostante la pesante repressione dello Stato, le masse sono ansiose di continuare le scuole. I più giovani tornano nel villaggio la notte e gli studenti più grandi e gli insegnanti dormono nella foresta. Al mattino si fa un giro di ricognizione nei dintorni e le lezioni iniziano solo dopo aver ricevuto assicurazione che non ci sono pattuglie in giro.

I CRP reclutano dei giovani istruiti del posto come insegnanti e danno loro uno stipendio di 2500-3000 rupie. Alcuni insegnanti sono militanti a tempo pieno del partito. Altri, part-time o full-time cucinano e fanno altro per la scuola. Gli studenti aiutano a raccogliere acqua, legna da ardere ecc. Fanno anche le pulizie.

Il CRP si occupa del materiale necessario per la scuola: uniformi, lavagne, matite, carta ecc. Fornisce ortaggi e altri generi alimentari coltivati nelle fattorie collettive. Anche gli studenti seminano ortaggi nel terreno vicino la scuola e fanno raccolto nei giorni festivi.

Il programma è definito, rivisto e migliorato dal Comitato del Dipartimento dell'Istruzione (EDC) del Comitato Zonale Speciale DK. L'EDC ha preparato libri di testo dalla 1a alla 5a classe. Agli studenti della 1a e della 2a classe si insegna lingua (Gondi/Koya) e matematica. Lo studio dell’hindi e delle scienze sociali iniziano in 3a classe. L'istruzione prosegue sino alla 8a classe con libri di testo del ministero borghese. Gli insegnanti delle scuole dei CRP sono formati ai metodi di insegnamento in laboratori e corsi di formazione dall'EDC. Le scuole stanno avendo un buon impatto sulla popolazione della zona.

In ogni scuola gli studenti formano una squadra culturale. Si presta attenzione anche allo sport. Il Chetna Natya Manch (CNM) insegna canto e danza.



D: Una questione di grande importanza per la vostra rivoluzione è una vera riforma agraria. Potresti spiegare quali misure sono state prese per raggiungere questo obiettivo?


La questione della terra è stata affrontata dal movimento rivoluzionario sin dalla formazione, nel 1969, dei due partiti rivoluzionari comunisti che nel 2004 si sono fusi nel CPI (maoista). Il partito assume la Rivoluzione Agraria come l'asse della Nuova Rivoluzione Democratica ed è ansioso di distribuire la terra ai senza terra e ai poveri e di portare cambiamenti nei rapporti di produzione. Prima lo facevano le Organizzazioni Rivoluzionarie di Massa dirette dal Partito e, dopo la loro formazione, sono i Comitati Popolari Rivoluzionari hanno assunto questo compito.

Negli anni '80 abbiamo posto la questione della terra nella rivoluzione agraria. Inizialmente si occupavano le terre forestali, le terre demaniali, quelle dei templi e infine le terre dei latifondisti. Ogni volta che il popolo occupa le terre, i proprietari organizzavano i loro eserciti privati per sterminare i capi del movimento. La lotta armata ha debellato gli eserciti privati e scacciato i proprietari terrieri dalle aree rurali. Allora è scesa scesa direttamente in campo la macchina statale, che ha continuato a reprimere il movimento. Polizia, paramilitari, forze speciali, commando speciali e alcune unità dell'esercito sono schierate nelle zone in difficoltà. Da allora il movimento rivoluzionario è sotto attacco controrivoluzionario. Ci sono state lotte per la terra nella parte costiera del paese, in Telangana, Rayalseema, in regioni di Andhrapradesh, Jahanabhad, Patna, Ara, Arwal, Hajaribhag, Palamu, Gaya, Aurangabad, Bopkaro in Bihar-Jharkhand e in alcune parti di Tamilnadu, Karnataka, Orissa, Maharastra. I famigerati e feroci eserciti privati si chiamavano Ranveer sena, Sanlight sena, Kurmi sena, Lorik sena ecc.

Dal 2011 i CRP stanno conducendo la "Campagna di redistribuzione delle terre". Il rapporto di questa campagna potrebbe rendere il quadro delle riforme agrarie in atto. All'inizio è stata condotta un'inchiesta dettagliata sulla proprietà terriera delle famiglie nei villaggi del CRP. L'inchiesta si è basata sulla concezione data nel documento Strategia e tattiche della rivoluzione indiana. Il terzo capitolo del documento "Analisi di classe della società indiana" spiega il carattere, la condizione e la coscienza delle classi esistenti nella società indiana. Per quanto riguarda i contadini, si dice:

In genere i contadini senza terra, compresi i braccianti agricoli, non hanno terra e strumenti agricoli propri. Vivono vendendo totalmente o principalmente la loro forza lavoro. I contadini senza terra e poveri subiscono non solo sfruttamento economico ma anche oppressione sociale, poiché provengono fondamentalmente da caste e tribù inferiori o sono dalit. A causa di queste forme extra-economiche di oppressione, vivono non solo una vita di fame, ma anche l’emarginazione ai margini della società. La maggior parte dei contadini poveri possiede nominalmente delle terre o affitta in piccoli appezzamenti. Alcuni hanno anche della scarsa attrezzatura agricola. Oltre a pagare rendita fondiaria e interessi, vendono la propria forza lavoro e quindi vengono sfruttati in tutte queste forme.”

Costituiscono il 65-70% della popolazione rurale. Di tutte le classi che esistono nella società indiana, i contadini poveri e senza terra sono la forza motrice fondamentale e il più saldo alleato del proletariato.”

Le organizzazioni di massa rivoluzionarie hanno propagandato l'aspetto politico di questa campagna. Il Chetan Naty Manch ha prodotto per l'occasione audio e video che spiegano la campagna al popolo. Tutti i comitati di partito, le unità del PLGA e gli organi delle organizzazioni rivoluzionarie di massa partecipano alla campagna insieme ai CRP e al popolo. L'inchiesta dei CRP a livello di villaggio comprendeva il censimento in ogni famiglia delle proprietà, delle attrezzature agricole, del bestiame e della forza lavoro. In base a questi elementi ha valutato la classe della famiglia: contadini senza terra, poveri, medi e ricchi.

Si sono organizzati seminari per discutere i rapporti delle inchieste a livello di area (circa 100-150 villaggi). Nel seminario si sono esaminate le valutazioni e tratte le conclusioni delle relazioni dei vari CRP dell'area. Ha deciso e assegnato ad ogni RPC il suo budget. Inizialmente la campagna doveva dare terra ai senza terra e livellare i terreni terra con l'obiettivo di aumentare la produzione. Si lavora collettivamente, secondo il piano del CRP. Alcuni CRP hanno raccolto da sé i fondi per la campagna. Grazie a questa campagna molte famiglie senza terra l’hanno ottenuta.

Dopo alcuni anni la campagna ha realizzato altre opere, come la creazione di bacini per risolvere la carenza d'acqua per l'irrigazione e la costruzione di case. Negli anni, per facilitare la circolazione degli abitanti del villaggio, in particolare verso i mercati settimanali della zona dove si acquistano beni di prima necessità, alcuni CRP hanno anche costruito ponti su piccoli ma rapidi ruscelli.

Grazie a queste campagne, ogni anno si aiutano aiutate le famiglie dei martiri, quelle dei prigionieri politici e dei membri a tempo pieno del Partito e del PLGA. La campagna inizia da gennaio e termina verso la metà di febbraio. Il 10 febbraio, col "Bhoomkal divas", si celebra con entusiasmo del successo della campagna. Per decisione del Partito, la giornata è celebrata come giornata del potere statale popolare. Il governo e le forze di polizia sanno della campagna e cercano di impedirla. Durante le campagne in quasi tutta la Zona Speciale di Dandakaranya ci si sono stati 80 scontri, in cui hanno perso la vita 50 membri della milizia popolare, di organizzazioni di massa e gente comune e altri 25 sono rimasti feriti. Centinaia sono stati arrestati. Perciò I CRP organizzano guardie e pattuglie intorno ai villaggi a protezione del popolo e per fare sì che la campagna non sia disturbata. Il CRP ingaggia anche dei medici per curare chi partecipa alla campagna.

Negli ultimi dieci anni, la campagna ha coinvolto in 3.507 villaggi, 573 panchayat. Sono aiutati nelle colture 9.053 famiglie povere, 3.219 contadini medi, 509 contadini ricchi. Inoltre, sono state aiutate 838 famiglie di martiri, 920 famiglie di prigionieri, 2.181 famiglie di membri a tempo pieno del PLGA. In totale 33.440 famiglie e 34.324 acri di terra arata, livellata o risanata.

È vero che molto deve essere ancora fatto. Il movimento sta affrontando incessanti campagne repressive dello stato e il partito e le sue altre due armi decisive stanno trovando il modo di continuare a lavorare tra il popolo nei vari settori.



D: Un'altra questione di grande importanza per la rivoluzione indiana è la liberazione delle donne. La defunta compagna Anuradha Ghandy ha dato un contributo significativo a questa causa e consiglierei ai nostri lettori di leggere il suo lavoro, “Tendenze filosofiche nel movimento femminista”. Spiegheresti come la rivoluzione indiana ha portato avanti questa causa?


Le donne sono la parte più oppressa della società. Sono la metà della società. Fanno la maggior parte del lavoro in casa e anche nella produzione, principalmente in agricoltura. Ma non hanno diritti su proprietà, di decisione e sui figli. Naturalmente questa condizione porta le donne ad aspirare alla propria liberazione. Man mano che il movimento rivoluzionario nel paese si è rafforzato, le donne delle classi oppresse, vale a le proletarie, le contadine e le piccolo borghesi, si sono sempre più rese conto che per loro quella era la strada da seguire. Si sono mobilitate in organizzazioni di massa attraverso cui elevano la coscienza della loro emancipazione. Ci sono compagne delle aree urbane che per risolvere un loro problema individuale sono entrate in contatto con un'organizzazione di massa, sono diventate attive nell'organizzazione, hanno appreso della rivoluzione e della lotta armata, hanno capito che l'emancipazione delle donne può essere raggiunta solo nel processo di emancipazione di tutte le classi oppresse e si sono unite al partito. Ora sono a diversi livelli di direzione.

Le donne posseggono una forza enorme. Il nostro Partito e il PLGA hanno condotto molte lotte di classe contro i nemici, compreso contro il patriarcato, e in una certa misura hanno portato un cambiamento nella società. Il nostro Partito sta facendo strenui sforzi per rimuovere le idee patriarcali tra i quadri nei tre strumenti, il Partito, il PLGA e il FU, ed esplodere la forza e la creatività dei quadri femminili.



D: Qual è la posizione del PCI (maoista) sulla questione del Kashmir?

Il popolo del Kashmir lotta per la sua "indipendenza" da quando in Kashmir è salito al potere Gulab Singh Dogra, nel 1846. Il potere dei Dogra in Kashmir si è concluso nel 1947 con la resa all'Unione Indiana del re Dogra Raja Hari Singh. Il 26 ottobre 1947 Kashmir si unì nell'Unione Indiana, con l'accordo che "il problema sarebbe stato risolto attraverso il plebiscito", e divenne oggetto del dominio fascista degli sfruttatori indiani.

Quando nell'ottobre 1947 in Kashmir scoppiarono scintri confessionali, morirono quasi 250.00 musulmani e Raja Hari Singh fuggì in Jammu. Successivamente, i governanti indiani falsificarono retrodatandola una lettera di nomina a Primo Ministro del Kashmir del leader della Conferenza Nazionale, Shek Abdullah, insediandolo al potere. Nel 1951 in Kashmir ci si tennero delle elezioni senza contesa in cui la Conferenza nazionale ottenne 73 seggi su 75. Shek Abdullah si accordò con Nehru per riconoscre al Jammu-Kashmir poteri speciali. Secondo l’accordo, i poteri del governo centrale sul Kashmir erano limitati.

L'articolo 370 fu inserito nottetempo nella Costituzione per raffreddare il problema scottante del Kashmir. L'articolo riconosce al Kashmir uno status speciale. Conviene che l'India non interferirà se non per affari esteri, difesa, valuta e altre questioni simili. Secondo questo accordo, gli atti del Parlamento indiano non si applicavano al Kashmir. Al capo dello stato Kashmir si attribuiva lo status di primo ministro. Gli riconosceva l'autorità di autogoverno per attuar i propri atti legislativi. Ma niente di tutto ciò è mai stato messo in pratica.

Alla fine, gli articoli 370 e 35A furono cancellati e il Kashmir fu ufficialmente privato del suo status speciale, fu completamente annesso allo Stato indiano. I governi indiani hanno soffocato nel sangue la lotta di liberazione nazionale del popolo del Kashmir, denigrandola come come separatismo nei consessi nazionali e internazionali, e accusando gli attivisti Kashmiri di essere manovrati dal Pakistan, un movimento di terrorismo transfrontaliero e devastante. Usano ogni mezzo per svilire la lotta di un popolo che lotta per la sopravvivenza della propria nazionalità, per il diritto alla secessione e autodeterminazione, e cercano così di far accettare come legittime le misure repressive.

Il nostro partito sostiene il movimento nazionale del Kashmir. Il nostro partito dice chiaramente che nella "Repubblica Democratica Popolare Indiana", formata sotto la direzione del proletariato rivoluzionario, tutte le nazionalità del paese avranno il diritto alla separazione e all'autodeterminazione, che otterranno una soluzione adeguata dei loro problemi per aprire la via alla loro liberazione definitiva.

continua

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