“Scelta offensiva, che  va contro la realtà della storia e che va ritirata”. L’Anpi Genova, l’Associazione nazionale partigiani interviene con un duro comunicato sulla decisione della maggioranza di destra del Comune di Genova di istituire, sull’onda di quanto fatto da altri comuni un’anagrafe  antifascista annacquata però con l’aggiunta di una serie di anti contro ideologie “comunista antidemocratica ed eversiva a difesa dei valori della nostra Costituzione". Una macedonia in cui si perdono e si mescolano le differenze storiche, in particolar modo quelle italiane.

Sulla votazione della mozione c’è da registrare anche un’autocritica. Quella del consigliere Pd Alessandro Terrile che si scusa per non aver compreso bene la gravità della mozione. Il Pd si è infatti astenuto con la Lista Crivello mentre M5s ha votato contro: “Abbiamo sbagliato scrive Terrile su Facebook - Basta un'analisi, neanche troppo approfondita, di quel testo per considerarlo irricevibile, un insulto alla verità e alla storia del nostro Paese e della nostra città. Avremmo dovuto votare contro”. Dopo Terrile anche la capogruppo Cristina Lodi ha scritto un post analogo chiedendo scusa.
Una presa di posizione trasparente e coraggiosa ma il bilancio della vicenda è quello di una destra che come un rullo passa compatta sopra le sensibilità di una parte dei genovesi e la sinistra dribblata senza che neppure abbia capito cosa stava accadendo.

Scrive Anpi nella sua nota: “In un'unica riprovazione si accomunano oppressi ed oppressori, vittime e carnefici, invasori e liberatori, per di più ignorando lo spaventoso tributo di sangue pagato dai popoli dell'Unione Sovietica - più di 22 milioni di morti - e persino il simbolico evento della liberazione di Auschwitz da parte dell'Armata rossa

L'Anpi si augura “che al più presto giunga dal Consiglio Comunale, al fine della sua stessa autorevolezza e credibilità, un chiaro segnale di radicale ripensamento, nel solco dei principi che ispirarono la nostra Carta Costituzionale e la collocazione del nostro paese in un'Europa Unita, figlia dell'antifascismo e delle donne e uomini che si opposero ai regimi nazifascisti. Invece si è votata una mozione che di fatto cancella quello che è stato l’apporto fondamentale nella Resistenza e ancor prima già dall’impegno antifascista del Partito Comunista e dell’impegno democratico dello stesso Pci nell’assemblea Costituente, Terracini la presiedeva dopo aver fatto, da antifascista, galera e confino”. Solo pochi giorni fa commemoravamo i fucilati a forte San Martino, lì c’erano comunisti, come ce n’era tra quelli “del panino e della mela”, mentre quelli del Castellaccio di Righi lo erano tutti. La maggior parte di quei martiri era coscientemente comunista, come lo erano Fillak e Buranello, Bini, Canepa. Comunista era Scappini nelle cui mani i tedeschi a Genova si arresero. È’ un insulto mettere sullo stesso piano i lavoratori che scioperavano e chi li ha caricati sui treni e mandati a Mauthausen. La partigiana e Costituente Teresa Mattei, che il Sindaco Bucci ha ricordato nel salone di Rappresentanza di Tursi era comunista....
Una forza, dunque, che si è sempre schierata contro i tentativi reazionari e di sovvertimento delle Istituzioni, in difesa della democrazia in tutta la storia repubblicana, dopo aver contribuito a scriverne la carta fondamentale: la Costituzione. Che è nata e rimane antifascista come ci ha ricordato il presidente Mattarella e su quella giura chi assume incarichi istituzionali.
Una mozione inaccettabile che va contro la realtà della storia  e  che dimostra scarsa o nessuna conoscenza della verità dei fatti, un vero sfregio ideologizzante, che è passata con il sì della maggioranza, l'astensione dei sei consiglieri di Pd e Lista Crivello e cinque contrari (M5s).
Ai cancelli di Auschwitz, il 27 gennaio 1945, si presentarono i soldati dell’Armata Rossa: non certo i consiglieri del centrodestra. Ecco perché oggi è stata una brutta giornata per la nostra città e per chi siede nell’aula rossa di Tursi.Un bel ripasso di storia farebbe bene a tutti”.