giovedì 11 febbraio 2021

pc 11 febbraio - Musumeci chiede aiuto allo Stato: all’ “Ordine del giorno” del Parlamento siciliano la vertenza degli assistenti igienico personale da risolvere con una “task force”

La ripresa con forza della lotta – che non si è mai fermata - in questi giorni, degli assistenti igienico personale agli studenti disabili soprattutto a Palermo (ma la lotta viene seguita dalle lavoratrici e dai lavoratori nel resto della Sicilia, in attesa di potersi muovere di nuovo e partecipare in presenza) diretta dallo Slai Cobas per il sindacato di classe, ha portato ieri, 10 febbraio, ad una seduta del Parlamento siciliano “dedicata” alla vertenza.

L’azione instancabile, pressante e costante (il “fiato sul collo”!) delle lavoratrici e dei lavoratori mille volte forti dei loro diritti, con le manifestazioni di piazza davanti ai palazzi del potere - sempre ben protetti dalla polizia -, i ripetuti incontri con i responsabili delle varie istituzioni, dalla Città metropolitana all’Assessorato al Lavoro alla Prefettura, le audizioni presso le varie Commissioni

dell’Assemblea Regionale Siciliana, la montagna di documenti prodotti che sovrastano in massa, intelligenza e contenuto quella del “nemico”, e, in “ultimo”, ieri, al trattamento della vertenza in una riunione messa all’ordine del giorno dell’Assemblea Regionale, con l’intervento diretto di diversi parlamentari del governo e dell’opposizione, hanno portato innanzi tutto, finalmente, allo stanziamento dei fondi, (una prima tranche di 15 milioni, il resto con la nuova finanziaria), e poi all’intervento in aula dell’Assessore al Lavoro.

A questo primo risultato, dovuto alla coerenza e determinazione di chi lotta (a maggioranza donne), e che avvicina altri lavoratori alle manifestazioni di piazza, hanno contribuito, la forma “dell’assedio” delle proteste di piazza (fino al giorno prima proprio davanti all’ARS) ma anche le proteste e le relative denunce di una parte dei genitori, sia singolarmente che organizzate in associazioni, anche di rilievo nazionale, e la stampa e alcune tv locali, con interviste e articoli, che stanno seguendo la vertenza.

                           

Per gli altri risultati, e cioè per l’inizio del lavoro e la stabilizzazione c’è ancora la dura lotta da portare avanti! E questo perché il progetto di fondo del governo regionale è quello di “risparmiare” totalmente i fondi dedicati all’assistenza scaricandola sullo Stato. E l’intervento di oggi all’Assemblea Regionale da parte dell’Assessore al Lavoro è stato, infatti, un vergognoso e indecoroso arrampicarsi sugli specchi, con un atteggiamento da vero delinquente politico che ha messo dietro una serie di falsità dopo l’altra per giustificare, appunto, il blocco attuale, di fatto, dell’assistenza agli studenti disabili.

Ma l’estensione della lotta a livello regionale, la gravità oggettiva della negazione di una assistenza dovuta per legge e che non può essere “sottoposta a vincolo di bilancio”, il rimpallo di responsabilità tra Regione e Città metropolitana e le conseguenti contraddizioni che tra queste si sono scatenate, portano alla necessità di una risposta purchessia. L’Assemblea Regionale, alla fine della seduta, ha emesso un documento che impegna il governo Musumeci “ad avviare immediatamente un confronto con lo Stato anche attraverso la Conferenza delle Regioni e a insediare un tavolo tecnico permanente – “task force” ha più volte detto l’assessore - che possa elaborare soluzioni transitorie di garanzia occupazionale per i soggetti impegnati da oltre dieci anni nei servizi di assistenza igienico personale per gli studenti disabili’. Si capisce che il governo regionale del “fascista perbene” Musumeci, vuole “comprare tempo” (sempre facile per chi i soldi, e l'esercito, ce li ha!) e questi di ieri sono comunque i passi che è stato costretto a fare. E il campo della lotta si allarga…

Dal canto loro, lavoratrici e lavoratori, che sono senza soldi da mesi, non avendo tempo da perdere, continueranno a fare i propri passi continuando a combattere già da oggi.


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