Un’eccellenza che vale al netto 730 euro di media all’anno, meno le settimane di cassa integrazione. In cambio, a Pomigliano, 465 Panda a turno al giorno
Il Sole 24 ore:
Il
bonus destinato tra gli altri ai lavoratori degli stabilimenti di
Pomigliano e Verrone che per il sesto anno consecutivo hanno raggiunto
l’eccellenza, cui si aggiunge quest’anno lo stabilimento Teksid di
Carmagnola.
Il bonus è relativo agli obiettivi di efficienza
produttiva previsti dal Contratto collettivo specifico di lavoro. I
risultati variano a seconda delle performances, misurate con il sistema
Wcm (World Class Manufacturing), realizzate da ogni singola unità
produttiva. Come specificato in una nota, sono confermati i risultati
della maggior parte degli stabilimenti produttivi del gruppo, tra i
quali ancora una volta si distinguono Pomigliano e Verrone che per il
sesto anno consecutivo hanno raggiunto l’eccellenza, cui si aggiunge
quest’anno lo stabilimento Teksid di Carmagnola. La politica
retributiva, introdotta nel luglio del 2015 e confermata dal rinnovo del
2019, prevede di far partecipare direttamente tutte le persone ai
risultati di produttività e qualità del gruppo Stellantis.
Il sindacato del padrone:
La
media dei premi pagati in Stellantis, pur differenti per livello e per
stabilimento, è di circa 1.371 euro, più alta quindi dei circa 1.350
dell’anno scorso e dei circa 1.250 euro di due anni fa. Ciò è
particolarmente apprezzabile se si considerano gli enormi problemi
causati dalla pandemia e dimostra la grande correttezza del modo in cui
si calcolano gli incrementi di efficienza in Stellantis,
indipendentemente dai volumi produttivi.
La realtà è ben diversa:
Calcolando
il premio netto sulla “media” come fanno loro, meno contributi
previdenziali e ritenuta agevolata e togliendoci i mesi che si lavora
meno del 50% per la cassa integrazione (i “ratei”), il premio netto
medio è di euro 730.
A Pomigliano, per esempio, spremono gli operai
quando lavorano con 465 Panda a turno, sapendo che non potrebbero
sostenere quel carico di lavoro se non avessero la boccata d’ossigeno di
qualche giorno di cassa integrazione che fa perdere salario. Con meno
soldi l’azienda fa la stessa produzione che farebbe senza cassa
integrazione.
Il premio però lo calcola tenendo presente la cassa integrazione.
F. R.
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