giovedì 24 gennaio 2019

pc 24 gennaio - Venezuela - sabato 26 manifestazione all'ambasciata venezuelana Roma - Massimo appoggio - Nostra parola d'ordine chiara: no al golpe fascio/imperialista (Trump/Bolsonaro), sostegno alla resistenza popolare antimperialista e a chi la rappresenta

VENEZUELA/ 90 FOTOS: Miles de personas marcharon este 23 de enero contra el golpe

http://www.resumenlatinoamericano.org/

La storia non tornerà indietro. Il Venezuela rompe le relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti d'America

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews


Juan Guaidó si è proclamato presidente ad interim del Venezuela. Lo ha fatto da un palcoscenico prima che la sua base sociale si mobilitasse a Caracas. Così ha assicurato tutti i fili che conducono ad un governo di transizione sconosciuto fino al 5 gennaio, ed ha assunto la presidenza dell’Assemblea nazionale.
Poi è arrivato un tweet inaspettato fino a pochi minuti prima: Donald Trump, il presidente degli Stati Uniti, ha annunciato che Guaidó veniva riconosciuto come il presidente legittimo. Subito lo hanno seguito chi già si sapeva che lo avrebbe fatto: Iván Duque e Jair Bolsonaro. Questo completa la sequenza programmata, il punto di non ritorno. Da questo
momento il conflitto è entrato in una nuova pericolosa fase:.... In effetti il ​​giorno prima il vicepresidente degli Stati Uniti Mike Pence, aveva registrato un video che chiedeva la mobilitazione in questo 23 gennaio e dava la sua benedizione a Guaidó. Marco Rubio, un membro del Congresso repubblicano, nella crociata contro Cuba e Venezuela, aveva nel frattempo inviato tweet con minacce contro Nicolas Maduro: “Non iniziare una lotta con qualcuno che ha già dimostrato che intraprenderà azioni di là di quanto qualcuno pensa sia possibile.”
In questo modo è stato dichiarato il colpo di stato. L’Assemblea nazionale ha inviato un rappresentante presso l’Organizzazione degli Stati Americani, come rappresentante del “nuovo governo” e già si prevede che gli Stati Uniti annuncino nuove misure per tradurre in azioni concrete il riconoscimento di Guaidó..... le azioni di piazza dei golpisti vengono presentate come spontanee dalla comunicazione mentre si tratta di azioni previste, attivate da gruppi armati, malandros pagati per attivare azioni di fuoco, assedi, tentativi di coinvolgere gli abitanti delle zone popolari,con la possibile attivazione di forze paramilitari e con livelli superiori a quelli presentati nel 2017 .... la Russia ancora una volta ha dichiarato il suo riconoscimento di Nicolas Maduro come presidente. Il conflitto venezuelano è geopolitico.

Venezuela. L’Italia non sia complice del colpo di stato. Sabato manifestazioni

Sul colpo di stato in Venezuela anche nel nostro paese si vanno delineando posizioni dirimenti. C’è chi, come lo Spi Cgil o gli europeisti di destra o di sinistra, sostengono il rovesciamento del governo bolivariano e di Maduro, e c’è chi sostiene la piena legittimità del governo del Venezuela e delle esperienze progressiste in America Latina. 

Sabato 26 gennaio alle ore 12.00 è stata convocata una manifestazione di solidarietà con il governo della Repubblica Bolivariana del Venezuela. Appuntamento in via Tartaglia davanti all’ambasciata venezuelana. Anche a Milano sempre sabato ci sarà una manifestazione di solidarietà al consolato del Venezuela.

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