FCA, il Piano Italia atteso per il 1° febbraio: le novità per Torino e gli altri stabilimenti
Per FCA, il Piano Italia dovrà
essere sottoposto a diverse revisioni, prima di essere veramente
effettivo. Gli annunci delle scorse settimane e le indiscrezioni di
sindacati, istituzioni e ambienti del gruppo volevano (e tuttora
vogliono) una cospicua riduzione degli investimenti sui siti produttivi
del nostro Paese. Uno dei nodi principali per questa contesa è sicuramente l’ecotassa annunciata dal Governo, che ha messo seriamente in discussione il il piano industriale di Fiat Chrysler Automobiles per gli stabilimenti italiani. Proprio Mike Manley,
amministratore delegato del gruppo, ha lasciato intendere che il
programma di investimenti dovrà essere nuovamente modificato, viste le
condizioni imposte dal provvedimento. L’Ecotassa, per
l’appunto, riguarderebbe solo ed esclusivamente il mercato italiano
dell’auto, vale a dire il primo mercato europeo di riferimento di FCA.
Uno scenario che inquieta i sindacati, contrari alla penalizzazione
delle auto con emissioni di CO2 superiori a 160 grammi al chilometro
(praticamente tutti i veicoli prodotti) e agli incentivi per i veicoli
che emettono meno di 70 grammi al chilometro. Questo genere di vetture,
al momento, non viene realizzato da FCA. Come riportato da ClubAlfa.it,
per il momento, non ci sono ancora conferme ufficiali sul contenuto del
nuovo piano, che dovrebbe essere presentato all’inizio di febbraio
(verosimilmente il primo del mese).
In
seguito alla presentazione sarà possibile scoprire se alcuni progetti
saranno eliminati o ridimensionati, in quanto si sta parlando di un
piano industriale valido per i prossimi tre anni.
I possibili scenari
Torino accoglierà, presso lo stabilimento di Mirafiori, la nuova Fiat 500 elettrica, che andrà a integrare le attuali produzioni nel corso del 2020. Sarà proprio la 500 elettrica a beneficiare dell’Ecobonus saranno la Fiat 500 Elettrica, alla
quale sarà applicato un incentivo massimo di 6mila euro per l’acquisto,
in quanto si tratta di un’auto a zero emissioni. Un’altra vettura in
grado di trarre benefici dall‘Ecotassa sarà la Panda mild hybrid, che sarà prodotta a Pomigliano d’Arco. Sempre a Pomigliano d’Arco sarà realizzato il C-SUV Alfa Romeo, mentre a Cassino arriverà il D-SUV Maserati. A Melfi saranno prodotte Jeep Compass e Renegade ibrida. Gli effetti dell’Ecotassa,
dunque, potrebbero essere limitati. L’auspicio è che i modelli
preventivati vengano effettivamente confermati, soprattutto per il
futuro degli stabilimenti torinesi. Qui, infatti, il nuovo suv di Alfa Romeo sarà prodotto a Mirafiori, ma solo dal 2023 (quindi dopo il piano industriale 2018-2022). Inoltre, gli stabilimenti di Mirafiori e Grugliasco hanno da poco adottato il turno unico, con conseguenze sulle condizioni salariali dei dipendenti (stando a quanto riferito dai sindacati).
Una
serie di condizioni negative che non possono che essere migliorate, se
si vorrà garantire un avvenire stabile ai siti produttivi torinesi e,
più in generale, italiani.
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