giovedì 24 gennaio 2019

pc 24 gennaio - Piacenza TNT Contro la repressione antioperaia e anti lotte proletarie

Lo Slai cobas per il sindacato di classe solidarizza ed è dalla parte sempre dei lavoratori colpiti - qualunque sia l'organizzazione sindacale colpita - anche quando come a Piacenza l'USB ha tanti scheletri nell'armadio

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La repressione si abbatte contro i lavoratori della logistica. “Divieto di dimora” per 11 operai


Questa mattina 11 lavoratori della logistica nel magazzino Tnt di Piacenza sono stati prelevati dalla polizia nelle loro case e gli è stato consegnato un provvedimento di “divieto di dimora” nel territorio del comune, lo stesso in cui praticamente lavorano. Si parla di altri provvedimenti in arrivo. L’ordinanza è stata firmata dal Gip Milani su proposta del Pm e sulla base delle denunce fatte da alcuni capi impianto e responsabili sicurezza del magazzino della Tnt.



Si tratta di capi e capetti dipendenti del consorzio Intel a cui fanno capo due società della sicurezza che hanno denunciato per minacce i lavoratori aderenti all’Usb.
Gli avvocati stanno approntando rapidamente un ricorso d’urgenza, sia perchè i lavoratori sottoposti al provvedimento verrebbero separati dai loro nuclei familiari, sia perchè il loro posto di lavoro si trova nel comune da cui sono stati interdetti. Seguiranno aggiornamenti.
E’ bene ricordare che il 25 maggio dello scorso, alcuni dirigenti sindacali dell’Unione Sindacale di Base, tra i quali Issa Abed e Legnane Adive, delegati della logistica nella zona di Piacenza, erano stati convocati in Questura e denunciati per “sabotaggio industriale” per essere saliti due mesi prima sul tetto dell’azienda GLS durante un’iniziativa di protesta di lavoratori tenuti a lavorare “al nero”. Dopo la consegna dell’atto giudiziario, sono stati accompagnati presso le abitazioni che sono state perquisite.
Non era mai accaduto che a una azione di lotta, praticata da sempre nei casi più eclatanti di violazione dei diritti dei lavoratori, si rispondesse con l’attribuzione di un reato spropositato e inappropriato come quello di “Arbitraria invasione e occupazione di aziende agricole o industriali. Sabotaggio”, articolo 508 del Codice Penale, tipico del ventennio fascista e introdotto con il Codice Rocco del 1930 proprio per affrontare il dilagare delle lotte operaie e l’occupazione delle terre. A gennaio invece, a Milano, sono stati condannati diversi attivisti del csa Vittoria e lavoratori della logistica del Sicobas per un picchetto nel 2015 al magazzino Dhl di Settala.
Sulla gravissima vicenda l’Usb ha emesso il seguente comunicato:

LOGISTICA: USB SU ORDINANZA DIVIETO DI DIMORA DEI FACCHINI DEL MAGAZZINO FEDEX/TNT DI PIACENZA
Sono 12 i lavoratori dell’hub piacentino di TNT prelevati dalle loro abitazioni nel primo mattino raggiunti da un provvedimento di DIVIETO DI DIMORA NEL COMUNE DI PIACENZA come conseguenza delle lotte di questi mesi contro l’artificioso licenziamento del lavoratore Saad Mansour e gli atti repressivi esercitati con centinaia di lettere di contestazione disciplinari.
Questa sorprendente ordinanza si basa su accuse risibili avanzate da parte di responsabili della coop che fornisce forza lavoro alla FEDEX/TNT i quali lamentano minacce e insulti dei lavoratori colpiti
da questi provvedimenti.
Sulla base di accuse non provate e sommarie domani 12 famiglie saranno divise poiché i padri dovranno andarsene da casa, dormire fuori dal comune di Piacenza e senza nemmeno poter andare al lavoro.

Questo è frutto del clima avvelenato introdotto dal Decreto Salvini e dalla volontà dei signori della logistica di chiudere un ciclo di lotte che ha fatto emergere le infiltrazioni della malavita organizzata in questo segmento dell’economia e cominciato a garantire diritti, dignità e legalità per i facchini.
La colpa dei lavoratori e dei sindacati conflittuali è quella di aver denunciato il sistema malato degli appalti e subappalti utilizzati dalle multinazionali del settore per fare profitti sulla precarietà delle condizioni di lavoro.
Un sistema che secondo i rapporti degli organi deputati: Guardia di Finanza, Ispettorati del lavoro, Polizia Stradale, produce una enorme evasione fiscale e contributiva a danno di tutta la società e dei diritti dei lavoratori (non applicazione dei contratti e delle normative sul lavoro).
Stamani però una denuncia non provata dei preposti di un consorzio commissariato (per problemi fiscali), è stata sufficiente a limitare la libertà di 12 persone.
Domani alle ore 11.30 presso la sede piacentina di USB (via C.Colombo n° 11) si terrà una conferenza stampa con i legali del sindacato e in collegamento telefonico i lavoratori esiliati per presentare le iniziative di contrasto a tali atti.
USB LAVORO PRIVATO SETTORE LOGISTICA

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