Presentarono un video, denunciati per diffamazione
Due attivisti per Presidio Permanente di Castelnuovo sono sotto processo per diffamazione: avevano presenziato ad alcune serate durante le quali era stato proiettato in video sulla vicenda dei braccianti della ditta Lazzaro dal titolo “Schiavi mai”
CRONACA – Ancora strascichi giudiziari per la vicenda
dei braccianti della ditta Lazzaro che nel 2013 organizzarono
una protesta contro le condizioni di lavoro a cui erano
sottoposti. Alla loro lotta, che finì anche sugli organi di informazione
nazionale, si unirono cittadini e sindacalisti, riuniti nel Presidio
Permanente di Castelnuovo Scrivia.
I due titolari della ditta, sono finiti sotto processo per maltrattamenti e violazione delle norme sull'immigrazione e condannati ad 1 anno e 7 mesi. I braccianti e i manifestanti sono ancora in giudizio per tentata occupazione. C'è però un altro “filone” che vede sul banco degli imputati due attivisti, Antonio Olivieri e Daniela Cauli: sono accusati di diffamazione.
La prima udienza filtro si è tenuta ieri presso il tribunale di Alessandria. Il 27 marzo 2019 inizierà il processo. “Riteniamo si tratti di un vero e proprio attacco ai lavoratori e al diritto a manifestare dei cittadini”, dice l'avvocato della difesa Gianluca Vitale. Inoltre, sottolinea l'avocato, non è stato chiarito su che base siano stati individuati Olivieri e Cauli come responsabili di diffamazione. Il video, dal titolo “Schiavi mai” era una raccolta di testimonianze dei braccianti e una raccolta degli articoli apparsi sull'argomento.
(nella foto, da sinistra, Antonio Olivieri, l'avvocato Gianluca Vitale, Miguel Arismendi, Daniela Cauli)
I due titolari della ditta, sono finiti sotto processo per maltrattamenti e violazione delle norme sull'immigrazione e condannati ad 1 anno e 7 mesi. I braccianti e i manifestanti sono ancora in giudizio per tentata occupazione. C'è però un altro “filone” che vede sul banco degli imputati due attivisti, Antonio Olivieri e Daniela Cauli: sono accusati di diffamazione.
La prima udienza filtro si è tenuta ieri presso il tribunale di Alessandria. Il 27 marzo 2019 inizierà il processo. “Riteniamo si tratti di un vero e proprio attacco ai lavoratori e al diritto a manifestare dei cittadini”, dice l'avvocato della difesa Gianluca Vitale. Inoltre, sottolinea l'avocato, non è stato chiarito su che base siano stati individuati Olivieri e Cauli come responsabili di diffamazione. Il video, dal titolo “Schiavi mai” era una raccolta di testimonianze dei braccianti e una raccolta degli articoli apparsi sull'argomento.
(nella foto, da sinistra, Antonio Olivieri, l'avvocato Gianluca Vitale, Miguel Arismendi, Daniela Cauli)
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