A Monfalcone 19 operai bengalesi delle ditte di appalto e subappalto della Fincantieri si sono costituiti, con la Fiom, parte civile in un processo contro il caporalato. Il gup giovedì scorso si è riservato di decidere.
Gli operai lavoravano in aziende che fanno capo alla famiglia Comentale che opera in Fincantieri per lavori di coibentazione e arpionatura navale. Le accuse vanno dalla truffa ai danni del'Inps, all'estorsione nei confronti degli ex dipendenti, verso cui le aziende, oltre che non applicare il contratto, riservavano minacce, dimissioni indotte, retribuzioni irregolari e contributi evasi.
In Friuli i lavoratori diretti i Fincantieri sono circa 2.500, mentre quelli dell'appalto superano quota 14mila. Questi lavorano anche fino a 12 ore al giorno e in busta paga se ne vedono pagate otto.
Questa vicenda è importante ed è un segnale di incoraggiamento per tanti altri operai immigrati, sfruttati e ricattati.
Ma è emblematica anche perchè avviene in una delle multinazionali che sta facendo profitti e che ultimamente,al seguito del viaggio di Di Maio, ha aperto un nuovo fronte digrossi affari in Cina, gli frutterà 1,5 miliardi di dollari.
Ma ciò che c'è dietro è questo che ora anche i lavoratori bengalesi stanno facendo venire a galla.
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