Al termine del vertice di Vienna dei ministri dell'interno europei su "sicurezza e immigrazione" (accostamento quanto mai fuorviante e demagogico) il fascio ministro dell'interno Salvini incontra il suo omologo tunisino fissando un nuovo appuntamento a Roma martedi prossimo con quest'ultimo.
Alla luce di questi recenti sviluppi è quantomai necessario e doveroso richiedere l'immediata scarcerazione dei giovani pescatori tunisini (i familiari sono in Sicilia per chiederne la liberazione e nei giorni scorsi vi è stato un sit-in di protesta all'ambasciata italiana di Tunisi), contrastare le proposte razziste nonchè incostituzionali e contrarie al diritto internazionale di rimpatri immediati (senza concedere la possibilità che il migrante faccia richiesta d'asilo) e dell'apertura di strutture di detenzione/hot spots in paesi come Libia e Tunisiadi cui discuteranno a Roma e poi forse successivamente a Tunisi i due ministri dell'interno dei due paesi.
Dalla Sicilia, a Roma a Tunisi è quanto mai necessario RILEGGERE, DIFFONDERE E METTERE IN PRATICA LA DICHIARAZIONE CONGIUNTA DEI MAOISTI ITALIANI E TUNISINI
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