sabato 15 settembre 2018

pc 15 settembre - Imbrattata la targa in memoria dell'operaio morto nel rogo della Thyssen.

Il clima di odio e la mancanza assoluta di rispetto che il fascio ministro Salvini spande a piene mani legittima gli atti più vergognosi.


Vandalizzata la targa dedicata a Giuseppe Demasi, l’operaio morto nel rogo Thyssen.
L’ultimo operaio Thyssen morto a causa delle ustioni riportate durante l’incendio della fabbrica. Il fatto è avvenuto in Madonna di Campagna, il quartiere dove è cresciuto, nella notte tra giovedì 13 e venerdì 14 settembre. L’insegna commemorativa è conservata all’interno del giardino di via Ponderano 20, dedicato alla sua memoria.
I ragazzi del Campetto, l’associazione che ogni anno organizza un torneo per ricordare il giovane operaio, sono sconvolti e arrabbiati: «È un fatto vergognoso - dice il presidente Donato Villani-: spero che gli autori si mettano di buona volontà per cancellare tutto, altrimenti, non appena sapremo chi sono faremo partire delle denunce».
Dura la condanna della circoscrizione, che ha preso subito dei provvedimenti: “È un atto inqualificabile senza possibilità di scuse -dice il presidente della cinque Marco Novello-. Abbiamo chiesto alla Polizia di intervenire per rintracciare gli autori”. E sul destino della targa il Centro Civico esprime preoccupazione: “Se i vandali hanno usato il pennarello indelebile bisognerà procede con il restauro”. Condanna senza riserve anche da parte dell’ ex operaio Thyssen Antonio Boccuzzi, l’unico superstite del rogo alla fabbrica, che in un post su Facebook dice: “I nostri genitori ci hanno donato educazione e rispetto.
 I vostri sono stati avari e non vi hanno dato ne l’una né l’altro. Come avete fatto questo scempio ora siete pregati di pulirlo, di notte dove si nascondono i codardi”. E lancia un appello : “Se qualcuno avesse visto qualcosa può contattarmi in privato perché vengano presi provvedimenti nei confronti di questi piccoli idioti che pensano tutto sia legittimo e concesso”.

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