mercoledì 12 settembre 2018

pc 12 settembre - Ottavia Piccolo denuncia il clima reazionario

Venezia, la denuncia di Ottavia Piccolo: “Io bloccata dalla polizia perché avevo un fazzoletto dell’Anpi” Il fatto è avvenuto sabato pomeriggio, a poche ore dalla consegna del Leone d'Oro. L'attrice a Patriaindipendente.it: "Se non fosse preoccupante per il nostro Paese, quanto accaduto sfiorerebbe il ridicolo"
di F. Q. | 11 settembre 2018

La sua colpa è stata quella di avere al collo il fazzoletto dell’Anpi. Per questo motivo l’attrice Ottavia Piccolo è stata fermata dalla polizia alla Mostra del Cinema di Venezia. La notizia è diventata di dominio pubblico dopo la denuncia della Piccolo, che da anni vive ed è residente al Lido. L’attrice voleva entrare nel palazzo con il vessillo dei partigiani, ma gli agenti l’hanno fermata. “Incredibile.
Ma in che Paese viviamo?” ha denunciato l’attrice, che ultimamente in teatro è stata protagonista di opere su tematiche sociali.
L’episodio è avvenuto sabato pomeriggio, a poche ore dalla consegna del Leone d’oro. “Sono stata bloccata dalla polizia perché avevo al collo un fazzoletto dell’Anpi. Se non fosse preoccupante per il nostro Paese, quanto accaduto sfiorerebbe il ridicolo” ha raccontato l’attrice, che ha spiegato anche come la sua presenza fosse legata a un presidio organizzato da alcuni partiti e associazioni per denunciare gli infortuni sul lavoro e le morti bianche. “Un tema gravissimo e serio di cui troppo poco si parla – ha detto la Piccolo – L’iniziativa era stata autorizzata, a una certa distanza dal tappeto rosso. Era tutto in regola. Nessuno pensava di creare disturbi o disagi. Sono arrivata presto e così ho deciso di entrare al Palazzo del Cinema – ha aggiunto – Ai controlli per la sicurezza sono stata fermata da un giovane funzionario della polizia di Stato. Pensavo volesse solo controllare la borsa – ha aggiunto – Invece mi ha vietato di entrare. Indicava il mio collo. Lì per lì non riuscivo a capire”.

La conclusione della vicenda è nota: “Mi hanno detto che non potevo entrare con quel fazzoletto – ha raccontato ancora la Piccolo – Ho spiegato che era il fazzoletto dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, alla quale sono iscritta. Ho chiesto se conoscevano l’Anpi e cosa rappresentava. Niente da fare. Non mi facevano passare con quel fazzoletto – ha detto – Continuavano a ripetermi che dovevano controllare. Ero basita, poi mi sono indignata, sono una cittadina libera e orgogliosa di indossare il fazzoletto dell’Anpi – ha continuato – sarei entrata comunque; per nulla al mondo mi sarei tolta quel fazzoletto e se me lo avessero imposto non so proprio come avrei reagito.

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