Clavière, il parroco denuncia i migranti che occupano la chiesa: è il "via libera" allo sgombero
Da sei mesi i locali sono in mano a un collettivo che aiuta i profughi diretti in Francia. Tensioni con i residentiNon si placa la tensione a Clavière, nel Torinese, ai confini con la Francia, per l’occupazione da parte di un gruppo di migranti e di esponenti dei centri sociali di alcuni locali della parrocchia del paese. Contro il "rifugio" occupato, ribattezzato "Chez Jesus", il parrocco ottantenne don Angelo Bettoni, da sempre contrario all'iniziativa, ha presentato un esposto in Procura. Le ipotesi di reato potrebbero essere invasione di edificio altrui e danneggiamento. Un passo, quello del sacerdote, che a questo punto legittimerebbe lo sgombero della parte di parrocchia in questa situazione dallo scorso inverno.
Già in passato don Bettoni aveva invitato i migranti che arrivano in paese, e si sistemano da "Chez Jesus" in attesa di tentare la traversata verso la Francia e la vicina città di Briançon, ad andare via. Per la questione di Claviére alcuni mesi fa fu presentata un'altra denuncia. Le tensioni quindi potrebbero passare dalla piazza alle aule di tribunali: tutto questo a sei mesi dall'irruzione di antagonisti italiani e francesi, con il sostegno di gruppi come il movimento No Tav, per dare una breve sistemazione ai migranti che tentano di superare il confine, che si trova in una strettoia della valle in corrispondenza del passo del Monginevro e che da mesi, peraltro, è supersorvegliato dalle autorità francesi.
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