L’incontro
Mattarella/Salvini, al di là delle parole con cui viene presentato,
è un cedimento al ricatto fascista di Salvini, appoggiato e coperto
da Di Maio.
A
fronte di un’inchiesta giudiziaria che mostra la natura storica di
partito corrotto e ingannapopolo della Lega che ha imboscato soldi a
fini privati e poi li ha investiti in maniera truffaldina e su cui
ora la Magistratura, con molto ritardo, ha aperto un’inchiesta
generale che parte della stampa borghese documenta abbastanza
precisamente su dove sono o dove non sono questi soldi, Salvini si è
dato a dichiarazioni non solo fuori dal suo ruolo all’interno del
governo, ma di attacco violento e intimidatorio ai magistrati che
stanno indagando, alla magistratura in generale, con l’obiettivo di
raggiungere quello che a Berlusconi non è riuscito mai
completamente.
A
fronte della gravità di questi attacchi, invece che emergere in
Parlamento la critica e la necessità di Salvini di dimettersi, si
raccoglie la provocazione arrogante e il capo dello Stato accetta di
incontrare Salvini per ascoltare i “successi” del suo operato
finora: la politica razzista e imperialista antimmigrati.
Quando
un capo dello Stato accetta questi ricatti, si comporta come un “Re
travicello” che
apre la strada al potere assoluto del fascismo. La
storia del nostro paese, ma non solo del nostro paese, ha ampiamente
dimostrato questo.
Salvini
ostenta un risultato elettorale che gli avrebbe dato questo ruolo,
cosa assolutamente non vera sul piano del voto e di nessun valore di
legittimazione stando alle stesse regole della democrazia borghese.
Come
non si può accettare la politica razzista del governo e di Salvini,
non si possono accettare questo tipo di ricatti istituzionali. E se
Di Maio e la sua ignobile compagine ostentatamente li copre e
legittima, se il parlamento e gli eletti di questo sciagurato
passaggio elettorale hanno reso lo stesso parlamento un luogo
inutile, dove occupare poltrone, presentare proposte di legge in
generale insignificanti, allora tocca a tutto ciò che c’è di
democratico costituzionale far sentire forte e chiara la sua voce, e
purtroppo non solo nei confronti del ricatto di Salvini, ma anche sul
ruolo che svolge Mattarella accettando questa farsa tragica
dell’incontro - i magistrati e le associazioni dei magistrati hanno
alzato la loro voce per fatti molto meno gravi - così come devono
farsi sentire la stampa, gli intellettuali, i giuristi, ecc.
E’
con slittamenti progressivi verso il fascismo per via istituzionale
che il moderno fascismo mette le mani su tutte le istituzioni.
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