lunedì 9 luglio 2018

pc 9 luglio - Incontro Mattarella/Salvini - cedimento al ricatto fascista


L’incontro Mattarella/Salvini, al di là delle parole con cui viene presentato, è un cedimento al ricatto fascista di Salvini, appoggiato e coperto da Di Maio.


A fronte di un’inchiesta giudiziaria che mostra la natura storica di partito corrotto e ingannapopolo della Lega che ha imboscato soldi a fini privati e poi li ha investiti in maniera truffaldina e su cui ora la Magistratura, con molto ritardo, ha aperto un’inchiesta generale che parte della stampa borghese documenta abbastanza precisamente su dove sono o dove non sono questi soldi, Salvini si è dato a dichiarazioni non solo fuori dal suo ruolo all’interno del governo, ma di attacco violento e intimidatorio ai magistrati che stanno indagando, alla magistratura in generale, con l’obiettivo di raggiungere quello che a Berlusconi non è riuscito mai completamente.

A fronte della gravità di questi attacchi, invece che emergere in Parlamento la critica e la necessità di Salvini di dimettersi, si raccoglie la provocazione arrogante e il capo dello Stato accetta di incontrare Salvini per ascoltare i “successi” del suo operato finora: la politica razzista e imperialista antimmigrati.
Quando un capo dello Stato accetta questi ricatti, si comporta come un “Re travicello” che
apre la strada al potere assoluto del fascismo. La storia del nostro paese, ma non solo del nostro paese, ha ampiamente dimostrato questo.

Salvini ostenta un risultato elettorale che gli avrebbe dato questo ruolo, cosa assolutamente non vera sul piano del voto e di nessun valore di legittimazione stando alle stesse regole della democrazia borghese.
Come non si può accettare la politica razzista del governo e di Salvini, non si possono accettare questo tipo di ricatti istituzionali. E se Di Maio e la sua ignobile compagine ostentatamente li copre e legittima, se il parlamento e gli eletti di questo sciagurato passaggio elettorale hanno reso lo stesso parlamento un luogo inutile, dove occupare poltrone, presentare proposte di legge in generale insignificanti, allora tocca a tutto ciò che c’è di democratico costituzionale far sentire forte e chiara la sua voce, e purtroppo non solo nei confronti del ricatto di Salvini, ma anche sul ruolo che svolge Mattarella accettando questa farsa tragica dell’incontro - i magistrati e le associazioni dei magistrati hanno alzato la loro voce per fatti molto meno gravi - così come devono farsi sentire la stampa, gli intellettuali, i giuristi, ecc.
E’ con slittamenti progressivi verso il fascismo per via istituzionale che il moderno fascismo mette le mani su tutte le istituzioni.

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